Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 717

da Simone Venturini
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 717 inviata il 23-01-2023 con oggetto Il Comune di Venezia mura un alloggio. Interrogazione al Sindaco per sapere da quali atti l’alloggio risulti disabitato mentre il titolare dichiara di risiedervi.

In merito all’interrogazione in oggetto, volta ad avere notizie circa lo sgombero avvenuto il 17 gennaio u.s. presso l’alloggio di proprietà ATER in gestione al Comune di Venezia sito in via Sabbadino, 72 – 30173 Favaro Veneto (cod. all. 2952570), si relaziona quanto segue:

Il 24/11/2009 il Dirigente della Direzione Politiche della Residenza, con provvedimento prot. 492962/2009, assegnava in via provvisoria l’alloggio in questione al sig. Braidic Mauro ed al suo nucleo famigliare, a seguito dell’ordinanza sindacale n. 994 del 23 novembre 2009, che prevedeva lo sgombero dell’area comunale sita in via Vallenari 19 – 19/A, ove risiedeva la Comunità dei Sinti – area dove il nucleo viveva in precedenza (all. 1);

Lo stesso giorno il sig. Braidic Mauro sottoscriveva il disciplinare tra il Comune di Venezia ed inquilino che disciplinava il rapporto di locazione (all. 2);

Detto disciplinare prevede all’art. 7 “il concessionario si impegna al rilascio dell’immobile entro e non oltre 30 (trenta) giorni dal momento in cui l’amministrazione Comunale comunica la revoca motivata dell’assegnazione provvisoria” ed all’art. 10 “il mancato rispetto delle condizioni previste nel presente atto comporta automaticamente la perdita della concessione dell’alloggio e l’avvio delle relative procedure per il recupero, anche in forma coattiva, dell’alloggio stesso”;

In data 16/04/2021, il nucleo Informatori della Polizia Locale informava che nei numerosi sopralluoghi effettuati presso l’alloggio non aveva mai reperito nessuno ed inoltre che interpellati i vicini erano tutti concordi nell’asserire che l’alloggio non fosse più abitato da da oltre un anno (all.3);

In data 17/06/2022 il nucleo in distacco presso la Direzione Coesione sociale della Polizia Locale relazionava di essersi recato nell’alloggio più volte senza mai aver trovato nessuno. Nonostante i contatti telefonici del sig. Braidic, nei quali lo stesso asseriva di assentarsi spesso per lavoro, le indagini della Polizia Locale accertavano che le figlie minori frequentavano le scuole fuori dalla regione Veneto e che i consumi di energia elettrica dell’alloggio di Via Sabbadino non erano compatibili con i consumi medi anche di una singola persona tantomeno di una famiglia intera (all. 4);

A seguito delle succitate informative il 31/08/2022, con nota PG 386541/2022, gli uffici avviavano la procedura di revoca della concessione provvisoria, notificata ai sensi dell’art. 140 c.p.c. il 06/09/2022 (all.5);

Poiché non erano pervenute controdeduzioni nei termini assegnati, il 06/10/2022 con provvedimento PG 461498/2022, veniva disposta la revoca dell’assegnazione provvisoria (all. 6), con contestuale prescrizione di contattare Insula S.p.A. entro 15 giorni per concordare la restituzione dell’alloggio, avvisando inoltre che, in caso di inottemperanza, si sarebbe proceduto con il recupero coattivo dell’immobile;

Il 10/11/2022 con provvedimento PG 523833/2022, spirati i termini per la restituzione spontanea, gli uffici procedevano a produrre diffida e contestuale intimazione al rilascio dell’alloggio, preavvisando che qualora vi fosse ancora inadempimento si sarebbe proceduto con lo sloggio previsto il giorno 17/01/2023 (atto notificato il 06/12/2022 ai sensi dell’art. 140 c.p.c.) (all. 7);

Il 30/12/2022 il sig. Braidic telefonava agli uffici lamentandosi per la revoca dell’assegnazione. Veniva quindi invitato a fornire controdeduzioni scritte, anche tramite un legale di parte ovvero ad opporsi agli atti rivolgendosi al Tribunale nei termini di legge;

Il 17/01/2022 poiché non erano pervenuti ulteriori atti si dava corso al recupero e messa in sicurezza dell’alloggio (all.8);

Si ricorda che in base alla Regolamento Regionale n. 4/2018 in materia di edilizia residenziale pubblica, in caso di recupero forzoso dell’alloggio, l’ente procede in via amministrativa ovvero con ricorso all’autorità giudiziaria;

Si informa inoltre che, nonostante gli atti amministrativi che preavvisavano lo sgombero, notificati a norma di legge, l’ex conduttore non provvedeva a liberare i locali dai propri effetti personali, fatto che di per sé non è motivo ostativo al recupero forzoso dell’alloggio stesso;

In data 13/02/2023, veniva effettuata dagli operai della ditta incaricata da Insula la smuratura dell'alloggio per recupero mobilia ed effetti personali del sig. Braidic Mauro. Il sig. Braidic caricava quindi i suoi effetti personali su un furgone, lasciandone alcuni nel garage di pertinenza dell'alloggio.
Gli uffici del settore Riorse Finanziarie e Abitative effettuavano una ricognizione fotografica e redigevano il verbale di consistenza e di ritiro chiavi, che specifica di accordarsi al massimo entro fine mese per il recupero degli effetti contenuti all’interno del garage (all. 9).

Si informa infine che alla data attuale il sig. Braidic ha maturato canoni ed oneri accessori non pagati per un importo pari ad € 2.766,34.

Simone Venturini
 
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Interrogazione nr. d'ordine 717

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