Interrogazione nr. d'ordine 681

Logo Verde Progressista   Gianfranco Bettin
Nr. d'ordine: 681
Data pubblicazione: 01-12-2022
Data scadenza: 26-01-2023 (pre sospensione termini 31-12-2022 - pre rinvio dei termini 16-01-2023)
Proponente: Gianfranco Bettin
Altri firmatari: Gianluca Trabucco, Marco Gasparinetti, Sara Visman, Giuseppe Saccà, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Monica Sambo, Paolo Ticozzi, Emanuela Zanatta
Referente: Sindaco Luigi Brugnaro (dal 05-12-2022 Assessore Massimiliano De Martin)
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: non occorre aspettare il panettone di Natale da Alì per acquisire le aree vincolate all'uso pubblico all'interno del compendio dell'ex ospedale Umberto 1°
Oggetto: non occorre aspettare il panettone di Natale da Alì per acquisire le aree vincolate all'uso pubblico all'interno del compendio dell'ex ospedale Umberto 1°
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che:

il 14 giugno del 2008 chiudeva l'ultimo reparto del pronto soccorso dell'Ospedale Umberto 1°;

con due atti notarili del 30 dicembre 2008 e del 13 febbraio 2009, quest'ultimo relativo alla parte dell'immobile soggetta al vincolo di interesse culturale, l'intera area veniva acquisita dalla società DNG S.p.A. che il 16 luglio 2010 stipulava una “Convenzione urbanistica per l’attuazione del piano di recupero di iniziativa pubblica per l’area del compendio Umberto I”, che prevedeva la costruzione di tre torri alte novanta metri a uso direzionale commerciale e residenziale, oltre sedicimila metri quadrati di aree verdi comunali a parco, il recupero e la destinazione degli ex padiglioni ospedalieri e di altri immobili a nuove funzioni pubbliche;

vi è poi una sequenza di atti amministrativi successivi e conseguenti, citiamo solo il Protocollo di Intesa tra il Comune e la DNG S.p.A. del 12 novembre 2013 per l'attuazione degli interventi previsti dal Piano di Recupero e, finalmente! la determinazione a contrarre N. 339 del 22 marzo 2017 per procedere alla stipula dell'atto notarile per l'acquisizione del verde pubblico, delle aree a standard/urbanizzazione e dei seguenti immobili:

• l'ex padiglione Pozzan

• l'ex padiglione De Zottis

• l'ex padiglione Cecchini

• il complesso della Casa delle Suore

• la Chiesetta Neogotica

• l'ex Direzione Sanitaria in via Antonio da Mestre

vengono stanziati 15.000 euro per le spese notarili e catastali, unica spesa che sta in capo al Comune per gli accordi intercorsi con DNG S,p.A. (e poi con il liquidatore);

nel frattempo tra il 2009 e il 2010 si erano mosse le ruspe ed avevano demolito tutti gli edifici non vincolati e non soggetti a uso pubblico, poi il tempo si è fermato e per lunghissimi anni l'area è rimasta in stato di abbandono e di progressivo degrado, DNG S.p.A. fallisce e, il 17 settembre 2019, il curatore fallimentare trasferisce la proprietà dell'area ad ALÌ S.P.A. che, con la sottoscrizione dell'atto di compravendita, assume a proprio carico gli obblighi nei confronti del Comune assunti dalla precedente proprietà; ma dopo tutto continua a rimanere immobile;

gli unici due presidi che hanno impedito il totale abbandono dell'area sono rappresentati dalle iniziative della comunità moldava, che ha ottimamente restaurato e sta utilizzando la chiesetta ortodossa, e del laboratorio Pandora che promuove iniziative su ambiente e clima e che ha restituito all'uso collettivo dell'ex direzione sanitaria e del CUP in via Antonio da Mestre creando un attivo centro di aggregazione giovanile;

sono rimaste prive di risposta le interrogazioni presentate al Sindaco e alla Giunta dai consiglieri comunali,  citiamo solo la più recente, la n. d'ordine 609 del 18.07.2022, prima firmataria la consigliera Monica Sambo,  con la quale si chiedeva di sapere per  quali motivi l'area in questione non avesse ancora visto alcun tipo di intervento di bonifica e recupero e perché non fossero stati ancora acquisiti i padiglioni storici, come previsto dalla convenzione siglata con  la società DNG S.p.A. (e confermato dal nuovo proprietario delle aree ALÌ S.P.A.);

dopo 3 anni di attesa è giunto l'annuncio da parte di ALÌ S.P.A che il progetto di recupero delle parti del compendio ospedaliero non vincolate all'uso pubblico sarà presentato nell'anno 2023.

Considerato che:

oggi nulla impedisce al Comune di Venezia e a ALÌ S.p.A. di procedere alla stipula dell'atto di trasferimento al Comune dei padiglioni De Zottis, Pozzan, Cecchini, del complesso della Casa delle Suore, della Chiesetta Neogotica, della ex Direzione Sanitaria in via Antonio da Mestre e di tutte le aree scoperte indicate nella planimetria allegata alla determinazione dirigenziale del Comune di Venezia n. 339 del 22 marzo 2017;

sono state presentate precise proposte di utilizzo:

per realizzare nel padiglione De Zottis la nuova Casa della Comunità di Mestre come punto di riferimento dell'assistenza territoriale di prossimità capaci di garantire l’integrazione complessiva dei servizi assistenziali e socio-sanitari;

per creare al padiglione Pozzan sale studio per gli studenti e servizi e luoghi di incontro collegati al mondo dell'università come proposto dal collettivo studentesco universitario Li.S.C.;

per insediare al padiglione Cecchini la nuova sede della protezione civile come proposto dal Sindaco e dalla Giunta Comunale;

per confermare l'utilizzo da parte della comunità moldava della chiesetta neogotica;

per proseguire le attività di ricerca e aggregazione giovanile avviate all'interno dell'ex direzione sanitaria in via Antonio da Mestre da parte del laboratorio climatico Pandora;

per offrire alla città una rilevante area a verde pubblico che arriverebbe a lambire la sponda del Marzenego.

Ritenuto che:

l'immediata acquisizione da parte del Comune di una rilevante “porzione” del buco nero dell'ex ospedale Umberto 1° possa consentire ad avviare l'insediamento di persone e funzioni necessarie a creare il cuore verde e vitale del centro di Mestre.

Si interrogano il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:

se intendano disporre l'immediata acquisizione al patrimonio comunale di tutte le aree e gli immobili vincolati ad uso pubblico puntualmente indicati e descritti nella determinazione dirigenziale del Comune di Venezia n. 339 del 22 marzo 2017 (che si allega in copia).

Gianfranco Bettin

Gianluca Trabucco
Marco Gasparinetti
Sara Visman
Giuseppe Saccà
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Monica Sambo
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta

Allegati: PDD

 
Interrogazione in formato pdf
26-01-2023
Risposta
16-01-2023
Rinvio dei termini
23-12-2022
Sospensione termini

Sospensione dei termini di scadenza per interruzione dei lavori dal 24-12-2022 al 08-01-2023 ai sensi dell'art. 35 del Regolamento del Consiglio Comunale.

05-12-2022
Delega
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