Interrogazione nr. d'ordine 1027
Gianfranco Bettin
Tipo di risposta richiesto: scritta
Il sottoscritto consigliere comunale
premesso
che da diversi mesi nella zona tra piazza Vittorino da Feltre, via Cavanis e vicinanze a Chirignago i residenti segnalano la presenza di gruppi di giovanissimi che, oltre a una mera e ovvia esuberanza, si distinguono a volte per atteggiamenti aggressivi, provocatori o decisamente violenti;
che a questi comportamenti, specialmente nei casi più gravi, va data una immediata risposta da parte delle forze dell’ordine, polizia locale compresa, che ricordi che non sono in nessun caso tollerabili e che ripristini la tranquillità per le persone che se la vedono insidiata;
che tuttavia, data la giovanissima età dei protagonisti, servono interventi di maggiore respiro e profondità, di natura educativa e sociale;
che il territorio in questione offre già opportunità positive e che la stessa municipalità è stata sensibilizzata sul problema;
interroga il sindaco e la giunta
per sapere
se non intendano avviare con la polizia locale e in rapporto alle altre forze dell’ordine un monitoraggio sistematico della situazione (verificando anche, insieme all’Ater e ai servizi sociali, i comportamenti all’interno dei condomini di residenza pubblica, abusivismo compreso) e a garantire un pronto intervento che ripristini tranquillità e sicurezza nei residenti, soprattutto nel caso di soggetti fragili, come le persone anziane o di qualunque età siano ma che possano trovarsi esposti a questa fase aggressiva, che ci si augura transitoria e presto superabile;
se non intendano promuovere un intervento specifico, con operatori sociali ed educatori, che, in rete con le realtà associative e istituzionali già attive nel territorio metta specificamente a fuoco i percorsi e le opportunità di crescita migliori che contribuiscano a far evolvere positivamente i comportamenti di questi ragazzi;
se non intendano, altresì, promuovere la ricostituzione di organismi di partecipazione e gestione del territorio, un tempo presenti, da parte dei residenti in grado di diventare interlocutori delle istituzioni e della rete sociale presente ma anche delle stesse realtà giovanili problematiche, riattivando un ambito e un’esperienza di diretta responsabilizzazione di famiglie e persone sensibili.