Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 870

da Laura Besio
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 870 inviata il 14-11-2023 con oggetto Come mai il Fondo destinato ai comuni per le attivita’ socio-educative a favore dei minori anno 2023, non viene esteso a sostegno delle famiglie, oltre che ai gestori dei centri estivi?

In riferimento all'interrogazione nr. d'ordine 870 recante ad oggetto “Come mai il Fondo destinato ai comuni per le attività socio-educative a favore dei minori anno 2023, non viene esteso a sostegno delle famiglie, oltre che ai gestori dei centri estivi?”, si rappresenta quanto segue.

Il D.L. 48/2023, all'art. 42 prevede al comma 1, quale finalità principale sottesa all'istituzione del fondo, la necessità di "sostenere e facilitare la conciliazione tra vita privata e lavoro (...)": la "WORK-LIFE BALANCE" da un lato e l'esigenza fortemente sentita dall'Amministrazione di tutelare la genitorialità, si traduce nell'obiettivo di offrire soluzioni legate alla cura della famiglia.

Tra queste soluzioni vi è senza dubbio quella rappresentata dal centro estivo, visto dal genitore come un luogo idoneo in cui far trascorrere del tempo di qualità al bambino in continuità ai processi educativi pregressi: la scelta di erogare il contributo a favore dei gestori dei centri estivi è dunque riconducibile all'esigenza di garantire questa opportunità a tutte le famiglie. Attenzione: vengono erogati contributi soltanto a copertura della differenza tra costi e ricavi, su istanza di parte e a fronte di una rendicontazione analitica.

Si noti, infatti, come il gestore del centro estivo, potendo contare sul sostegno dei contributi finanziari, sia portato a far rimanere invariato il costo delle rette: è intendimento dell’amministrazione agire sul calmierare le rette in un momento economico in cui la famiglia soffre l'aumento dei costi anche nel soddisfacimento dei bisogni essenziali ed assicura la continuità dell’offerta sul territorio.

Dal punto di vista geografico, poi, il territorio del Comune di Venezia si sviluppa in 6 municipalità e, come lo Statuto Comunale recita, abbiamo il dovere "di curarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo nell'ambito dell'unità del Comune di Venezia": questo si traduce, tra gli altri, nella necessità di garantire a tutte le famiglie un centro estivo vicino casa.

All'uopo, accolta la sollecitazione del Consigliere Martini, è stata svolta un'attività di verifica sulle modalità di erogazione del contributo adottate da Comuni che si estendono su territori medio-grandi, come quello di Venezia e che, conseguentemente, hanno ravvisato la stessa esigenza e che suggeriamo:

Comune di Vicenza (DG 162/2023 e relativo Bando al link https://www.comune.vicenza.it/docalbo/352193-352197 AVVISO_PUBBLICO_contributo_CRE_2023_firmato.stamped.pdf);

Comune di Padova (DG 335/2023 e relativo Bando al link https://www.padovanet.it/informazione/contributi-finalizzati-alla-realizzazione-di-progetti-di-gestione-centri-estivi-2023).

Stante quanto sopra, la scelta operata di erogare il contributo ai gestori dei centri estivi non può interpretarsi come scelta in OPPOSIZIONE a quella di erogare il contributo direttamente al genitore, quasi a pensare che alla famiglia sia stato tolto un beneficio ma, anzi, una scelta che, in linea con la volontà del Ministero di mettere in atto politiche di Work-Life Balance, garantisce alla stessa la disponibilità di un luogo idoneo in cui portare il bambino, il centro estivo.

Cordiali saluti.

Laura Besio
 
Risposta in formato pdf
Interrogazione nr. d'ordine 870

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy