Interrogazione nr. d'ordine 870

Oggetto: Come mai il Fondo destinato ai comuni per le attivita’ socio-educative a favore dei minori anno 2023, non viene esteso a sostegno delle famiglie, oltre che ai gestori dei centri estivi?
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che

• Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 103 del 4 maggio 2023, è stato pubblicato il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, che prevede, all’articolo 42, l’istituzione di un Fondo per le attività socio-educative a favore dei minori presso lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze, con una dotazione pari a 60 milioni di euro per l’anno 2023, destinato al finanziamento di iniziative dei comuni da attuare nel periodo 1° giugno - 31 dicembre 2023, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività;
• al fine di sostenere le famiglie, anche mediante l’offerta di opportunità educative rivolte ai figli, il Dipartimento per le politiche della famiglia sta procedendo a ripartire il finanziamento  previsto all’art. 42, comma 2, del decreto-legge 4 maggio 202, n. 48;
• il finanziamento dello Stato è destinato alle iniziative dei Comuni attuate nel periodo 1 giugno-31 dicembre 2023, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori.

Considerato che

• Nel fondo destinato ai comuni per le attivita’ socio-educative a favore dei minori anno 2023, le modalità di spesa delle risorse ripartite, monitorate dal Dipartimento per le politiche della famiglia sulla base della documentazione fornita da ciascun comune, si individua nel punto 4- “L’ elargizione di contributi economici:  rimborsi  alle famiglie con figli minori che frequentano le attività organizzate dai centri estivi, dai servizi socioeducativi territoriali e dai centri con funzione educativa e ricreativa”.

Visto che

• Il Comune di Venezia, in esecuzione della delibera di giunta comunale 183/2023, ha messo a bando l’intero contributo e lo elargirà a favore di soggetti gestori di centri estivi, e non alle famiglie che hanno sostenuto le spese di iscrizione ai centri estivi stessi;

Visto altresì che 

• Le famiglie sono chiamate a sostenere spese impegnative di iscrizione ai centri estivi che variano mediamente dai 200 ai 500 € a settimana.

 

Visto ancora che

• Vari comuni vicini hanno destinato l’intero ammontare del fondo alle famiglie che hanno iscritto i figli ai centri estivi:
  • Mira  https://www.genteveneta.it/riviera/mira-35mila-euro-per-le-famiglie-che-hanno-figli-ai-centri-estivi/
  • Ceggia  https://www.comune.ceggia.ve.it/c027007/po/mostra_news.php?id=1301&area=H
  • Carbonera  https://www.comune.carbonera.tv.it/dettaglio?contentId=653f913f8e120d00ac9897fc&type=contenuto
  • Villorba https://www.trevisotoday.it/attualita/centri-estivi-bonus-villorba-2023.html

Si interroga l’assessore competente per sapere

• Come mai il Comune di Venezia non abbia destinato alcuna parte del fondo ministeriale,  come previsto dall’art. 42 del D.L. 4 maggio 2023 n. 48, a sostegno delle famiglie;
• se, anche alla luce della scelta di tanti comuni che hanno destinato il fondo alle famiglie, intenda reperire, inserendolo nel bilancio di previsione, un fondo da destinare alle famiglie, per alleggerire le spese sostenute per iscrivere i figli ai centri estivi.