Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 751

da Massimiliano De Martin
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 751 inviata il 03-04-2023 con oggetto La pubblicazione del sesto Rapporto SENTIERI sui siti inquinati conferma l’eccesso di rischio per tumore e altre patologie nei residenti, compresa Porto Marghera. Il Comune approfondisca gli studi e blocchi nuovi insediamenti pericolosi come gli inceneritori.

Con riferimento all’ interrogazione in oggetto, si riporta parte della risposta con la quale il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto in Commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Luana Zanella:

[...] l'Istituto superiore di sanità ha precisato, in riferimento al Sesto Rapporto Sentieri, che l'eziologia delle patologie studiate in «Sentieri» è generalmente multifattoriale, con alcune rarissime eccezioni – ad esempio il mesotelioma e l'esposizione ad amianto – e non sempre è completamente nota.

L'osservazione di un eccesso di casi patologici è certamente un segnale da rilevare, ma la quantificazione del rischio attribuibile all'esposizione a specifici inquinanti ambientali, in «Sentieri» non è possibile.

In effetti, la sussistenza di fattori occupazionali, socio-economici, la disponibilità e la qualità dei Servizi Sanitari, i determinanti genetici e quelli legati agli stili di vita (sedentarietà, fumo, consumo di alcolici), possono contribuire, insieme alla esposizione ai contaminanti ambientali, a determinare gli eccessi di molte patologie che vengono rilevati nelle aree sottoposte ad osservazione.

Tuttavia, per alcune patologie si dispone di una «maggiore verosimiglianza» del possibile ruolo, causale e/o concausale, che i fattori ambientali possono aver avuto nel determinare gli eccessi rilevati.

Peraltro, il disegno di studio epidemiologico applicato in «Sentieri» è «di tipo descrittivo», e rileva eccessi di rischio a livello di popolazione, che non possono fornire indicazioni sui possibili fattori di rischio che hanno agito, o agiscono tuttora, sui singoli individui.

Inoltre, il Sesto Rapporto Sentieri non dispone dei dati raccolti dai Registri Tumori, e non può valutare il rischio di incidenza di neoplasie nelle aree sottoposte a studio.

Per il «SIN» di Porto Marghera, il Sesto Rapporto Sentieri raccomanda che, data la disponibilità di flussi informativi sanitari accreditati, tra i quali vi è il Registro Tumori del Veneto, vengano realizzati studi analitici rivolti ad integrare i dati sanitari e i dati di esposizione ambientale e occupazionale: tra tali studi, quelli «di coorte residenziali» possono essere di importante rilievo per il «SIN» di Porto Marghera.[...]

In occasione di un recente incontro avuto con ARPAV e alcuni rappresentanti del Comitato di Malcontenta, era già sorta la questione del rapporto Sentieri e l'ing Tomiato, Direttore Generale ARPAV, aveva puntualmente risposto che si trattava di studi di competenza sanitaria e i dati raccolti non potevano che essere valutati e discussi, perchè molto complessi, solo dall' ISS che promuove e gestisce Sentieri, il quale aveva ipotizzato studi specifici per il Sin di Porto Marghera e solo dall' ULSS territoriale.

Con riferimento al secondo quesito, si comunica inoltre che a breve partirà l'inchiesta pubblica, decisa nelle procedure di VIA dalla Regione, pertanto il Consiglio potrà essere interpellato.

 

Massimiliano De Martin
 
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Interrogazione nr. d'ordine 751

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