Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 727

da Massimiliano De Martin
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 727 inviata il 20-02-2023 con oggetto Basta con i tagli ripetuti di alberi al Villaggio San Marco. Ripristinare il Forum per il Verde, cambiare strategia su tagli e sostituzioni (da fare con alberi di taglia già notevole).

In merito all'interrogazione in oggetto, sulla base di informazioni assunte dagli Uffici competenti si riferisce quanto segue. 

Con riferimento al primo quesito, si chiarisce che ai sensi dell’art. 15 del vigente Regolamento Comunale per la Tutela e la Promozione del Verde in Città, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.111 del 21 luglio 2003 e successivamente modificato con Delibera di Consiglio Comunale. n. 41 del 20 aprile 2009, pubblicato all’albo pretorio in data 5 maggio 2009 e divenuto esecutivo in data 16 maggio 2009, sono ammesse 5 casistiche di abbattimento:

1. invasione di proprietà altrui con evidenti danni;

2. incompatibilità con il sito d’impianto;

3. alberi morti;

4. alberi in condizioni fitopatologiche gravi e/o irreversibili;

5. alberi per la cui situazione di crescita (anche degli apparati radicali), deriva deterioramento degli spazi di pubblico passaggio.

Gli abbattimenti sono altresì ammessi nel caso di opere pubbliche e d’interesse pubblico. Sono abbattute, a tutela della pubblica incolumità, le alberature che siano valutate a rischio di schianto improvviso, in ordine ad uno o più dei fattori applicabili alla casistica, quali ad esempio non esaustivo: condizione fitopatologia; insufficiente o precario radicamento; instabilità; incompatibilità con il sito d’impianto, comportante instabilità; morte dell’albero, comportante rischio di caduta.

Esclusivamente in queste fattispecie vanno inquadrati i tagli delle alberature eseguiti negli ultimi anni. Si comunica tra l’altro che nel corso del corrente anno e fino ad oggi, non si riscontrano da parte del Settore Verde Pubblico nuovi abbattimenti in Villaggio San Marco, come indicato nell’interrogazione, ma solo necessarie potature di stagione. Forse sarebbe necessario contestualizzare le vie o i luoghi dei presunti interventi lamentati, per poter essere ancor più precisi.

In ogni caso, compatibilmente con le risorse disponibili a bilancio, successivamente ad un abbattimento si procede con la sostituzione con esemplari arborei della stessa specie o attinenti (salvo nel caso di incompatibilità del sito).

Il Settore Verde Pubblico del Comune di Venezia e l’ufficio tecnico del Consorzio Sociale Unitario G. Zorzetto, che ha in gestione l’appalto della manutenzione del verde del Comune di Venezia, sono costituiti da tecnici laureati in Scienze Forestali con lunga esperienza nella gestione del verde in ambito urbano e pertanto gli abbattimenti delle alberature sono eseguiti solo ed esclusivamente per garantire l’incolumità di beni e persone. A meno che la pianta non sia evidentemente secca, la prescrizione di abbattimento per tutte le piante avviene solo dopo aver analizzato gli esiti di verifiche eseguite con strumentazioni di ultima generazione che permettono di valutare la presenza di anomalie interne o il rischio di sradicamento degli alberi; i professionisti che eseguono le perizie sono tutti operatori specializzati, con studi in materia ed esperienza alle spalle.

Per ogni pianta che viene abbattuta, nel medesimo sito si prevede la sostituzione con almeno un altro albero scelto sempre sulla base di valutazioni tecniche e compatibilmente con le problematiche connesse alla presenza dei cavi del tram, sottoservizi di vario genere, vicinanza ai condomini etc.

Agli atti del Settore Verde Pubblico del Comune di Venezia sono depositati tutti gli esiti delle analisi strumentali degli alberi che sono stati abbattuti e sono consultabili attraverso una richiesta di accesso agli atti cosi come previsto dalla normativa in materia.

Per quanto riguarda la “stazza delle piante”, si cita per dovuta informazione un passo del testo “Un piano per il verde” del prof. Paolo Semenzato dell’Università di Padova:

<<Da un punto di vista tecnico l’impiego di esemplari più giovani e di piccole dimensioni è spesso preferibile, in particolare in siti ove la pianta deve adattarsi a condizioni ambientali in qualche modo limitanti, come spesso accade in ambiente urbano. Le piante giovani sono meno soggette da stress da trapianto, sono più rapide a riprendere i loro normali ritmi di crescita dopo la messa a dimora, hanno minori esigenze irrigue, sono spesso più competitive nei confronti delle piante infestanti>>.

Infine, in merito all'ultimo quesito, a seguito della consultazione degli atti, si stanno valutando le attività attribuite al Forum per il Verde. 

 

 

Massimiliano De Martin
 
Risposta in formato pdf
Interrogazione nr. d'ordine 727

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