Risposta
per interrogazione nr. d'ordine 638
da Laura Besio
In riferimento alle questioni poste dal Consigliere Comunale Martini con l’interrogazione n. 638 ad oggetto “Mancata partenza di classi prime in alcune scuole rispetto ad altre: perché tante differenze?” si forniscono di seguito le risposte alle singole domande:
- Come mai l’Amministrazione non ha supportato la richiesta di deroga per tutti i plessi in difficoltà nelle isole e a Venezia, ma solo in alcuni, lasciando ad esempio l’isola della Giudecca senza prima elementare
L’ Amministrazione Comunale si è sempre fatta carico di tutte le situazioni che le sono state portate all’attenzione, ossia ove il dirigente scolastico del relativo I.C. o le famiglie abbiano chiesto supporto, quest’anno così come negli anni passati. Tale appoggio, anche grazie al buon dialogo con l’Ufficio Scolastico Regionale e Territoriale, spesso ha permesso la buona riuscita delle richieste del territorio, attraverso la concessione di deroghe dallo stesso USR, in altre occasioni non è stato possibile per determinati fattori, ciò non significa che il Comune non si sia prodigato alla stessa maniera per cercare di salvaguardare la realtà scolastica.
Ne è un caso limite proprio la scuola portata a esempio nell’interrogazione: sul panorama scolastico della Giudecca, infatti, e nella fattispecie il riferimento è all’I.C. Dante Alighieri il Comune ha investito notevoli risorse finanziarie per avallare la richiesta dell’allora Dirigente Scolastico di trasferimento della sezione montessoriana dalla sede Renier Michiel (Dorsoduro) all’isola giudecchina, richiesta che ha visto anche un particolare slancio da parte della dirigenza che ha sempre sostenuto sarebbe stato elemento di rilevanza strategica per l’istituto, di arricchimento per il metodo e di valorizzazione della realtà insulare. Rispetto ai numeri annunciati di iscrizioni la realtà è stata molto diversa, da non produrre una prima né l’anno passato né l’anno in corso. Un cambio programmazione lavori annuali, la variazione di bilancio in Consiglio, risorse varie a realizzazione di una richiesta pervenuta comunque fuori ogni tempo limite da parte dell’istituto non possono essere certo derubricati a “negligenza” di un ente locale per il solo fatto che, nonostante gli sforzi notevoli, l’Ufficio non abbia ritenuto di concedere una deroga. Ufficio che, merita ricordare, resta sempre l’unico titolato alla concessione di deroghe.
- Quali visione ha l’Amministrazione per quei plessi che raccolgono sempre minori numeri di iscritti
Su ogni plesso verrà attuata una riflessione contestualizzata, che contemperi buona amministrazione della cosa pubblica e buon senso (vicinanze di altre realtà scolastiche, riduzione degli sprechi, gestione economica sostenibile anche da parte della stessa scuola nell’utilizzo del personale o da parte del Comune nel servizio di trasporto/refezione/utenze, principi educativi). Non va dimenticato comunque anche l'ordine di competenze in materia: la Regione elabora le Linee Guida per il Dimensionamento della Rete Scolastica e la Programmazione dell'Offerta Formativa (da ultimo: DGR 960/2021 per l'A.S. 2022/23), l'USR le rende operative analizzando le situazioni reali e assumendo le decisioni in merito, il Comune si pone - come poc'anzi esemplificato - quale utile interlocutore nei confronti dell'USR, dei singoli Istituti Comprensivi, delle famiglie interessate. Non va sottaciuto che proprio le famiglie assumono un ruolo importante e consapevole: da quando si è attivata l'autonomia scolastica le famiglie scelgono dove iscrivere i figli, essendo stato superato il concetto di "stradario", dette scelte influiscono in maniera diretta sulla collocazione e sull'organizzazione dell'offerta e hanno comportato la necessità da parte degli Istituti di rendersi attrattivi (traducendo la loro autonomia in qualità, affidabilità, organizzazione, efficienza, efficacia), alla pari di quanto da anni già avveniva per gli Istituti Secondari di 2° Grado.
Cordiali saluti.