Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 607

da Massimiliano De Martin
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 607 inviata il 12-07-2022 con oggetto L’opera donata da Renzo Piano in totale degrado. Rifiuti, pneumatici, incuria nel Giardino della biodiversità a Marghera, abbandonato dal Comune.

In riferimento all'interrogazione in oggetto, si relaziona quanto segue:

Il progetto “Circolarmente” del Giardino del Fitorimedio prevede la bonifica del suolo inquinato, recuperando ciò che rimane e ripristinando quello che è possibile, con esperimenti e misure che possano rendere utile il lavoro di Renzo Piano.

La presenza di pneumatici, plastica e vegetazione incolta per un periodo temporale è parte del progetto sperimentale e dei test in atto che prevedono anni come tempi di realizzazione dei risultati sperati. L’Associazione IEST, attuale assegnataria dell’area attraverso l’istituto regolamentare “Adotta un’aiuola”, si è impegnata con le attività di sfalcio e contenimento della vegetazione incolta ed ha previsto lo smaltimento dei pneumatici e dei rifiuti plastici. Il Presidente dell’Associazione ci tiene comunque a precisare che: la presenza di tali materiali si è resa necessaria per la realizzazione del progetto “Circolarmente” i cui obiettivi finali sono raggiungibili indicativamente dopo circa tre anni di lavoro; la vegetazione infestante dovrebbe servire al mantenimento di un adeguato livello di umidità evitando l’utilizzo dell’irrigazione artificiale. Le bottiglie di plastica dovevano servire per la realizzazione di una serra mentre i pneumatici hanno simulato dei serbatoi di accumulo e sono stati usati come sistemi di appoggio per il vivaio.

Nel periodo della torrida estate 2022 in tale spazio è riuscita la coltivazione di ortaggi come le zucchine senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici, disinfettanti ed erbicidi e con circa ¼ del fabbisogno idrico rispetto ad un orto tradizionale; il tutto è stato possibile a partire “dai rifiuti” e “con i rifiuti” e con le analisi chimiche non si è riscontato alcun tipo di inquinamento.

Le prossime azioni del progetto “Circolarmente” saranno: operazioni di sfalcio periodico, realizzazione di vasche di coltura, realizzazione di serre invernali, potatura delle specie ad alto fusto, creazione di una compostiera per la gestione della frazione umida, prosecuzione dell’attività di raccolta di talee e semi, sistemi di irrigazione, coinvolgimento di nuovi volontari e comunicazione alla cittadinanza con incontri formativi. Il progetto prevederà inoltre la realizzazione di sistemi di illuminazione tramite energie rinnovabili, installazione di arnie per le api e un microsito di elicoltura (allevamento della chiocciola a scopo alimentare).

Ogni rifiuto, che sembrava tale all'occhio del non conoscitore del progetto, è quindi stato smaltito senza alcun residuo o inquinamento e che i materiali di risulta sono riutilizzabili o compostabili.

 

Massimiliano De Martin
 
Risposta in formato pdf
Interrogazione nr. d'ordine 607

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy