Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 199

da Renato Boraso
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 199 inviata il 02-03-2021 con oggetto Pericolosità e incongruenze della Ciclovia E5 al Lido di Venezia

In riferimento all’interrogazione nr. d’ordine 199 recante ad oggetto "Pericolosità e incongruenze della Ciclovia E5 al Lido di Venezia", sentiti al riguardo i dirigenti competenti, si comunica quanto di seguito esposto:

Premesse:

• con legge nazionale L.2 /2018 (“Disposizioni per lo sviluppo della mobilita' in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”), all’art. 2, comma 1, viene, per la prima volta in Italia, definito normativamente il concetto di “ciclovia” ovvero: "un itinerario che consenta il transito delle biciclette nelle due direzioni, dotato di diversi livelli di protezione determinati da provvedimenti o da infrastrutture che rendono la percorrenza ciclistica più' agevole e sicura;”

• l’art. 2, al comma 2 della summenzionata legge, specifica che:

“Con riferimento ai parametri di traffico e sicurezza sono qualificati come ciclovie gli itinerari che comprendono una o più delle seguenti categorie:

a) le piste o corsie ciclabili, come definite dall'articolo 3, comma 1, numero 39), del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e dall'articolo 140, comma 7, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495;
b) gli itinerari ciclopedonali, come definiti dall'articolo 2, comma 3, lettera F-bis, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

c) le vie verdi ciclabili;

d) i sentieri ciclabili o i percorsi natura;

e) le strade senza traffico e a basso traffico;

f) le strade 30;

g) le aree pedonali, come definite dall'articolo 3, comma 1, numero 2), del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

h) le zone a traffico limitato, come definite dall'articolo 3, comma 1, numero 54), del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

i) le zone residenziali, come definite dall'articolo 3, comma1, numero 58), del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.”

• con il Decreto Semplificazioni (successivamente recepito dalla L 120/2020, sono state introdotte modifiche al codice della Strada che definiscono nuove modalità per realizzare la ciclovia (introducendo alcuni elementi che in precedenza non erano ammessi in Italia).

Considerato che:

• con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1788 del 22 dicembre 2020, la Regione Veneto ha approvato l'istituzione del “Registro regionale dei percorsi cicloturistici del Veneto”;

• tale Deliberazione prevede l’iscrizione nel “Registro regionale dei percorsi cicloturistici del Veneto” dei percorsi cicloturistici individuati in applicazione delle deliberazioni n. 1807/2010, n. 3520/2010, n. 179/2012 e successive integrazioni, afferenti alla Rete Escursionistica Regionale (REV) e inclusi nel Piano regionale di segnaletica turistica, e che tra questi figura la Ciclovia Isole di Venezia E5.

• che con Accordo di programma n. DGR 1899/19 del 17/12/2019 tra Regione del Veneto e Veneto Strade, sono stati definiti gli interventi di adeguamento della segnaletica turistica regionale della Rete Escursionistica Veneta e in particolare l’Adeguamento della Segnaletica Cicloturistica sulla Cicloescursione n. 5 - Ciclovia delle isole di Venezia,

Arrivando ai quesiti posti dall'interrogante si specifica che:

1. se l'Amministrazione Comunale fosse al corrente che la ciclovia E5 si sviluppa lungo tratti di strada che non hanno una carreggiata ciclabile, includendo in particolar modo il camminamento dei Murazzi, che è un'area pedonale;

La prima individuazione del tracciato della Ciclovia E5 è antecedente alla Delibera 1788 del 22/12/20, ed è antecedente al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (MasterPlan 2014).

Le modifiche alla Segnaletica della Ciclovia E5, previste all’interno dell'accordo di programma n. DGR 1899/19 del 17/12/2019 (tra Regione del Veneto e Veneto Strade) consiste in una migliore segnalazione del percorso in precedenza definito e una verifica di coerenza dello stesso con i sensi di marcia esistenti, senza prevedere modifiche delle norme citate nelle premesse.

Gli Uffici comunali competenti stanno procedendo alla verifica di fattibilità di modifiche puntuali al percorso, ( che rendano il percorso coerente con la legge nazionale e con il codice della Strada) e che tali modifiche saranno valutate in coerenza con l’aggiornamento del Biciplan previsto dal PUMS (in corso di elaborazione).

Per quanto riguarda il Camminamento dei Murazzi appare evidente che in quel tratto è necessario, per le Biciclette, procedere a mano.

Nell'ambito della revisione complessiva del percorso è intenzione dell’Amministrazione comunale considerare modalità alternative per questa parte del tracciato.

2. se sia stato il Comune o la Regione ad apporre la nuova segnaletica stradale relativa alla Ciclovia E5;

La nuova segnaletica relativa alla E5 è stata apposta direttamente dalla Regione del Veneto;

3. come mai non è emersa la contraddizione con la segnaletica comunale esistente, che indica come pedonale il camminamento dei Murazzi;

Come anticipato nel punto 3 non vi è incoerenza in quanto è già previsto che in quel tratto la percorribilità avvenga con bici a mano.

4. se sia stato valutato l'impatto che un potenziale aumento del turismo ciclistico può avere sulla vivibilità e la sicurezza stradale delle isole del Lido e Pellestrina e sull'uso dei ferry-boat Actv;

E’ intenzione dell’Amministrazione comunale, per quanto riguarda la revisione del percorso in ambito comunale, considerare le soluzioni che permettano di ridurre l’impatto, per la vivibilità dei residenti, dovuto alla eccessiva presenza di ciclisti in alcuni punti sensibili degli ambiti citati.
Analogamente saranno fatte valutazioni riguardanti la sicurezza stradale relativamente alla maggior presenza di ciclisti sulla viabilità (fermo restando il dato scientifico consolidato che evidenza come all’aumento del numero di ciclisti su strade, con velocità dei mezzi motorizzati non eccessiva e flussi di traffico non elevati, porti ad un incremento della sicurezza stradale intrinseco della strada).

5. come l'Amministrazione comunale intenda risolvere le incongruenze emerse e lavorare per garantire la sicurezza stradale e pedonale lungo il tracciato della ciclovia E5;
Gli uffici stanno verificando la possibilità di soluzioni tecniche alternative e modifiche puntuali del percorso al fine di garantire la sicurezza e la qualità della ciclovia, alla luce delle recenti modifiche introdotte dalla L.2/2018 e delle modifiche del codice della Strada (Decreto Semplificazioni).

É in corso l’affidamento la progettazione di due incarichi per corsie ciclabili una a Lido e una a Pellestrina, risorse finanziate con il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture, già finanziate ai sensi del D.M. 594/2019”.

6. a che punto sia la redazione del nuovo Piano del Traffico Urbano e relativi Piani Particolareggiati, all'interno del PUMS, e se sia previsto di includere in esso anche le isole di Lido e Pellestrina.

All'interno del PUMS, in corso di redazione, è prevista la pianificazione della mobilità sostenibile, compresa quella ciclistica, anche nelle isole del Lido e di Pellestrina, dove la pianificazione stessa dei percorsi è stata avviata nel pieno rispetto delle peculiarità territoriali.

 

Renato Boraso
 
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Interrogazione nr. d'ordine 199

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