Interrogazione nr. d'ordine 899

Premesso che:

• l’azienda ACTV ha disdettato unilateralmente il 26 gennaio 2021 il contratto integrativo di secondo livello e contestualmente e unilateralmente ha applicato un disciplinare rispetto all’organizzazione del lavoro, ancora vigente;
• le parti non sono ancora arrivate alla sottoscrizione di un nuovo contratto integrativo di secondo livello, vista la proposta della dirigenza di AVM-ACTV di un testo unico nettamente peggiorativo rispetto a quello precedente;
• l’ostruzione della dirigenza di AVM-ACTV alle proposte di parte sindacale di migliorie del testo proposto ha compromesso le relazioni industriali;
• in data 7 dicembre 2023 l’azienda emana una disposizione di servizio, la n. 1139, con la quale incentiva piani di sviluppo professionale per colmare le criticità rispetto alla mancanza di personale qualificato;
• nulla eccependo rispetto a tale iniziativa, tuttavia non si comprende come tali corsi vengano finanziati, considerato che oltre al costo dei corsi pagati ai lavoratori coinvolti, è previsto anche un incentivo economico a titolo gratuito ai lavoratori (3.000 euro) il che autorizza a pensare che sia stata superata la fase economica critica da sempre esposta e sostenuta dalla Direzione AVM e dall’Ente Affidante;
• risulta inoltre che in data 29 dicembre 2023 la dirigenza della rete di navigazione abbia emanato una disposizione di servizio, la n. 1206, nella quale, invocando un generico auspicio alla risoluzione della vertenza, si dispongono - a titolo sperimentale - indennità di retribuzione per le giornate di sospeso riposo e sospeso assenza prelavorata;
• Tale atto pregiudica in maniera oggettiva e preoccupante la sicurezza del servizio, giacché i riposi di tutti i lavoratori servono per norma, a recuperare le energie psicofisiche;
• Tale atto, adottato artatamente, nei fatti compromette proprio l’auspicata risoluzione della vertenza, perché nei fatti surroga in maniera indebita materie oggetto di contrattazione integrativa;
• La necessità di ricorrere a premialità retributive per le giornate di sospeso riposo lavorato rivela la criticità della situazione rispetto al fabbisogno del personale della navigazione;
• Con tale atto viene altresì a crearsi una disparità di trattamento tra il personale dei diversi ambiti operativi dell’azienda ACTV.

Tutto ciò premesso e considerato, si interroga il Sindaco per sapere:

• se sia corretto sotto il profilo normativo e opportuno sotto il profilo delle relazioni industriali vincolare risorse economiche destinate alla contrattazione di secondo livello e, come tale, oggetto di trattativa e accordo tra la parte datoriale e quella sindacale, per mezzo di un atto unilaterale che non è stato in alcun modo né discusso, né anticipato alle organizzazioni sindacali;
• se sia giustificato che un’azienda partecipata e normata da contributi pubblici possa unilateralmente gestire senza giustificazioni risorse che modificano oggettivamente il Piano Economico Finanziario (PEF) consegnato all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) nel dicembre 2022, relativamente all’affidamento del servizio di TPL, e al rinnovo dell’IN-HOUSE;
• quali siano le ragioni che hanno indotto l’azienda AVM-ACTV ad adottare un simile atto;
• se risultasse infatti, che tale atto è stato adottato per fare fronte alle carenze di personale, riferire alle competenti commissioni circa il fabbisogno effettivo di lavoratrici e lavoratori dei diversi ambiti operativi dell’azienda e circa la conseguente inadeguatezza del piano di assunzioni fin qui operato dall’azienda medesima, per garantire il servizio di TPL nel bacino veneziano, e rispettare quanto già comunicato all’Autorità di Regolazione dei Trasporti attraverso il PEF.