Interrogazione nr. d'ordine 722
Gianfranco Bettin
Tipo di risposta richiesto: scritta
I sottoscritti consiglieri comunali
premesso:
che è, purtroppo, notissimo il quadro drammatico delle tossicodipendenze, e delle dipendenze patologiche in genere, nella nostra città e in tutta l’area metropolitana, con una presenza ufficiale di almeno 4000 tossicodipendenti (in realtà di più) che gravitano sui servizi locali, in particolare sul SER.D. (Servizio Dipendenze dell’Ulss 3 veneziana, in via Calabria a Mestre);
che da tempo si segnala una grave insufficienza di mezzi e di personale del SER.D. medesimo (come pure dei servizi comunali preposti alla prevenzione e gestione delle dipendenze, che andrebbero a loro volta fortemente incrementati);
che, in particolare, a fronte di tale drammatica situazione, non solo non è stato deciso finora un aumento significativo del personale del SER.D. ma, al contrario, si è registrata nei mesi scorsi l’assenza di almeno due medici previsti in organico e, per molto tempo, non sostituiti;
che, da poco, era stato finalmente assegnato al SER.D. un nuovo medico;
che, però, incredibilmente, ci risulta ora che tale medico, appena assegnato, sarà a breve trasferito ad altro settore dell’Ulss;
che, perciò, perdura lo stato di insufficienza cronica di un servizio che, sul fronte della tossicodipendenza, deve affrontare la maggiore emergenza in città da più di trent’anni, come dimostrano il tragico e lungo elenco delle morti per overdose, la situazione disperante in cui versano molte persone dipendenti, l’impatto durissimo che tutto ciò produce sulle loro vite, sulle famiglie, sulla città intera.
interrogano il Sindaco e la giunta comunale
per sapere
se tale notizia risulti confermata e, nel caso, come il Comune di Venezia intenda intervenire sull’Ulss 3 (e sulla Regione Veneto da cui dipende) per evitare che un servizio così cruciale, in una situazione così difficile, continui a risultare privo di adeguati mezzi e personale, rendendo ancora più difficile il pur meritorio e valoroso lavoro degli attuali medici e operatori e, più generale, indebolendo l’impegno contro ogni dipendenza e rendendo, viceversa, più agevole lo sporco lavoro di spacciatori e narcotrafficanti, contro i quali prevenzione, gestione e liberazione dalle dipendenze patologiche sono decisive quanto la repressione garantita da magistratura e forze dell’ordine.
Gianluca Trabucco
Città di Venezia