Interrogazione nr. d'ordine 122
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che
in data 27 febbraio 2020 l'assessore al bilancio annunciava che grazie alla Legge Speciale e dopo molti anni di attesa, il Comune di Venezia aveva finalmente stanziato 10 milioni di euro per il restauro degli immobili privati residenziali e alla stampa locale dichiarava quanto segue: «Si tratta della riattivazione di contributi che derivano dalla Legge Speciale. Dopo oltre dieci anni dall’ultimo bando contributi per il restauro, questa cifra permetterà un notevole aiuto nella salvaguardia del patrimonio immobiliare e sostegno alla residenzialità» e anche: "Vogliamo aiutare chi vive nella sua casa a Venezia e non può sostenere cifre elevate per fare i lavori".
Considerato che
a quasi un anno di distanza, la Nuova Venezia oggi in edicola riferisce che "il bando era già stato predisposto nei mesi scorsi dagli uffici comunali ma ora torna temporaneamente nel cassetto, come spiega l'assessore al bilancio Michele Zuin" al quale viene attribuita la seguente dichiarazione: "in questo momento non siamo in grado di dire quando potremo farlo".
Considerato anche che
il bando per il restauro degli immobili privati residenziali era stato correttamente individuato come una misura qualificante e importante a tutela della residenzialità, con ricadute positive anche per il comparto edilizio e artigiano,
SI INTERROGA L'ASSESSORE AL BILANCIO per sapere:
1) se la notizia e le dichiarazioni riportate da Nuova Venezia oggi, nell'articolo a firma Enrico Tantucci corrispondono al vero;
2) in caso affermativo, quali siano i motivi del repentino cambiamento di priorità rispetto ad una variazione di bilancio decisa nel febbraio 2020;
3) quali altre priorità giustificano il rinvio di una misura tanto attesa dalla cittadinanza e pomposamente annunciata da il Metropolitano con il titolo "La svolta per restaurare casa";
4) per quali motivi un bando già predisposto dagli uffici comunali è stato riposto nel cassetto, e per quanto tempo ci resterà.