Interrogazione nr. d'ordine 546

Oggetto: AVM: subaffidamento delle linee di navigazione lagunare
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che: 

• sul portale gare dell’azienda AVM sono stati pubblicati gli avvisi per il subaffidamento delle linee della navigazione lagunare 1, 5.1, 5.2, 9, 12, 15 in cinque lotti distinti, per un ammontare complessivo di base d’asta di 869.560,50 euro; 
• il bando d’asta prevede il subaffidamento nel periodo compreso tra il 21 maggio e il 1° novembre 2022, con il criterio del “minor prezzo”; 
• con l’eccezione della linea 9 (collegamento Burano-Torcello) gli altri lotti sono relativi alle corse di rinforzo delle principali direttrici della navigazione del Centro Storico e del collegamento con il Lido; 
• le medesime corse di rinforzo erano state oggetto di affidamento diretto durante l’emergenza epidemiologica derivante dalla pandemia di covid-19, quando erano state introdotte cospicue riduzioni della capienza, fino al 50%, dei mezzi del trasporto pubblico; 
• a partire dal mese di aprile la capienza dei mezzi è stata riportata al 100%, e pertanto viene meno la ragione di fondo per la quale la legislazione aveva introdotto in via eccezionale la procedura dell’affidamento diretto; 
• risulta incongruo che l’azienda AVM proceda nei fatti ad una esternalizzazione di importanti quote della navigazione, quando invece doveva essere fatto un investimento sulla capacità di ACTV, anche attraverso un investimento sul personale, di gestire in autonomia il servizio, vista anche la sua natura di azienda in-house.

Tutto ciò premesso e considerato, si interrogano l’assessore alla mobilità e l’assessore società partecipate, per sapere: 

1. per quale motivo l’azienda AVM abbia ritenuto di proseguire il subaffidamento delle corse di rinforzo delle linee in premessa, avuto riguardo al ritorno dei mezzi alla piena capienza di viaggiatori; 
2. per quale motivo l’azienda AVM non abbia ritenuto di gestire in autonomia la conferma delle corse di rinforzo; 
3. per quale motivo si sia ricorso al criterio del “minor prezzo” anziché al generale e preferibile criterio dell’”offerta economicamente vantaggiosa” nella redazione dell’avviso d’asta.