Interrogazione nr. d'ordine 411

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Nr. d'ordine: 411
Data pubblicazione: 08-10-2021
Data scadenza: 17-11-2021 (pre rinvio dei termini 07-11-2021)
Proponente: Giuseppe Saccà
Altri firmatari: Pier Paolo Baretta, Alberto Fantuzzo, Paolo Ticozzi, Emanuela Zanatta
Referente: Assessore Massimiliano De Martin
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: Azione di risarcimento milionaria contro il Comune di Venezia
Oggetto: Azione di risarcimento milionaria contro il Comune di Venezia
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che:

  • Dalla stampa locale si apprende che sarà discussa presso il Tribunale Amministrativo Regionale un’azione di risarcimento danni contro il Comune di Venezia per una somma complessiva di circa tre milioni di euro per le lungaggini nel concludere un procedimento amministrativo ad oggetto una proposta di variante urbanistica che aveva seguito tutto l’iter previsto concludendo favorevolmente l’istruttoria ma mai adottata e approvata da parte degli Organi di governo.

Considerato che:

  • I processi di trasformazione del territorio e del patrimonio edilizio urbano sono governati dalla strumentazione urbanistica che, in base alla legge regionale 11/2004, è articolata su due livelli di pianificazione ordinari: il PAT Piano di Assetto del Territorio, contenente disposizioni strutturali che delineano le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio comunale; il PI Piano degli interventi che fornisce disposizioni operative per la tutela, la valorizzazione, organizzazione e trasformazione del territorio, programmando la realizzazione degli interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità;
  • la prima amministrazione Brugnaro ha scelto di evitare un processo di piano ordinario per la redazione del Piano degli Interventi, nonostante la nostra forte contrarietà;
  • ne è conseguita la decisione di procedere alla definizione del Piano degli Interventi attraverso la raccolta di “idee, proposte e progetti utili alla costruzione del Piano degli Interventi” che dovessero essere considerate coerenti con i contenuti e gli indirizzi del documento del Sindaco ma senza il coinvolgimento del Consiglio Comunale nella definizione dei criteri per i quali ritenere prioritari i suddetti piani
  • L’esito dell’avviso pubblico e del lavoro istruttorio degli Uffici della Direzione Urbanistica, siamo nel giugno del 2017, ha vagliato 587 proposte e di queste 110 sono state ritenute proposte prioritarie e attuabili prevalentemente con Accordi art.6 e 7 LR11/2004 (interesse pubblico, piena coerenza con gli obiettivi, presenza progetto, chiarezza dei dati; finanziamento);
  • Il risultato di questo processo, da noi ampiamente contestato per le modalità in cui si è svolto e per gli esiti, è stata l’approvazione di molti progetti che inevitabilmente porteranno ad un nuovo consumo di suolo secondo le modalità di calcolo dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)
  • l’inerzia degli organi di governo cittadini, secondo quanto riportato dalla Stampa, sarebbe la causa del ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Veneto;
  • il caso in oggetto non risulta essere isolato: molti dei promotori delle proposte progettuali segnalate come interventi prioritari, incoraggiati dalla classificazione ratificata con un atto formale dell'Amministrazione, hanno avviato un dialogo con gli Uffici preposti per completare i progetti e renderli spendibili ai fini della loro approvazione, investendo in questa operazione tempo, risorse e speranze che non sempre hanno trovato soddisfazione e formale risposta;
  • riteniamo necessario rivedere il piano di interventi in maniera da sciogliere la situazione creatasi dando la scelta dei criteri di priorità al Consiglio Comunale.

SI INTERROGA L'ASSESSORE COMPETENTE AFFINCHE':

  • inizi l’adeguamento della strumentazione urbanistica vigente in modo da rendere lo sviluppo urbanistico della città coerente in particolare con gli obiettivi e gli orientamenti comunitari sulla tutela del suolo e del patrimonio ambientale prevedendo che sia il Consiglio Comunale a definire i criteri di priorità per i Piani di intervento;
  • illustri quali di queste proposte, ritenute nel giugno del 2017 come prioritarie, hanno visto la fine dell’istruttoria tecnica che possa rendere disponibile per Giunta e Consiglio l’esame delle peculiarità delle stesse proposte.
Giuseppe Saccà

Pier Paolo Baretta
Alberto Fantuzzo
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta

 
Interrogazione in formato pdf
17-11-2021
Risposta
05-11-2021
Rinvio dei termini
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