Interrogazione nr. d'ordine 1176
Gianfranco Bettin
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso:
che i dati relativi alla violenza di genere illustrati nel Report del trentennale del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia evidenziano che il 77,8% degli autori di violenza sulle donne sono riconducibili a partner o ex-partner, il 21,2% a parente o conoscente e solo lo 0,7 % a persone sconosciute, dati che rispecchiano quanto accade a livello nazionale;
che i dati Istat del 2023 certificano che gli autori di violenza ai danni di donne italiane sono per il 94,3% italiani e gli autori di violenza ai danni di donne straniere sono per il 43,8% stranieri;
che appare non procrastinabile agire sulle fasce giovanili della popolazione al fine di educare le nuove generazioni ad una cultura del rispetto, delle donne e dell’altro da sé, che possa estirpare alla radice le dinamiche di discriminazione e violenza di genere oltre a quelle di discriminazione e violenza interpersonale verso qualsiasi individuo;
che gli studi internazionali hanno evidenziato come i programmi di Comprehensive Sexuality Education (CSE), raccomandati dall’UNESCO e dall’OMS, siano fondamentali per prevenire la disinformazione e contrastare fenomeni come la violenza di genere e il cyberbullismo;
che da un indagine di Save di Children e IPSOS è emerso che la principale fonte di informazione dei giovani sui temi dell’affettività e della sessualità è il web;
che in 20 Stati membri dell’Unione Europea, l’educazione sessuale è obbligatoria, con programmi e approcci variabili: paesi come Svezia, Austria, Germania, Francia e Spagna mostrano avanzamenti significativi in questo ambito, avendo integrato l’educazione sessuale nelle loro programmazioni scolastiche;
che, ad oggi, l’educazione affettiva e sessuale in Italia risulta disomogenea e limitata, spesso affidata alla volontà di singoli presidi e Regioni. Nel 2016/2017, su 5.364 istituti superiori pubblici, meno di 1.400 avevano percorsi attivi di educazione sessuale;
considerato:
che per vocazione e autorevolezza la scuola è il luogo deputato a educare le nuove generazioni alla cittadinanza e al rispetto dell’altro;
che per affrontare il fenomeno della violenza di genere non risulta più procrastinabile inserire i percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità nei programmi curricolari o extra-curricolari scolastici;
che l’art.1 co. 16 della L.107 del 2015 afferma che il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) degli istituti scolastici deve assicurare “l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”;
si interrogano il sindaco e gli assessori competenti:
per sapere se questa amministrazione intenda farsi promotrice, presso l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, dell’inserimento dei corsi di educazione all’affettività e alla sessualità nei percorsi curricolari e/o extra-curricolari degli istituti scolastici territoriali;
per sapere se questa amministrazione intenda farsi promotrice, presso gli istituti scolastici del territorio, dell’inserimento nei piani triennali dell’offerta formativa (PTOF) di corsi di educazione all’affettività e alla sessualità, anche attraverso l’assessorato di competenza e con quali azioni intenda attivarsi e rendere concreta quest’intenzione;
per sapere se il Comune di Venezia intenda stanziare dei fondi utili a coprire, almeno parzialmente, gli eventuali costi a carico delle famiglie o degli Istituti Comprensivi per l’attuazione di tali percorsi ad opera di consulenti formati e competenti in materia.
Inoltre si chiede la convocazione in tempi brevi della X commissione comunale, competente in materia, eventualmente congiunta alla III commissione (vedi PG/2025/0227927 del 05/05/2025) e alla commissione delle Elette della municipalità di Venezia Centro Storico Murano e Burano, al fine di trattare la tematica suesposta anche attraverso l’audizione dei vari soggetti interessati e/o coinvolti quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i dirigenti scolastici degli istituti scolastici del territorio , il Servizio per l'Età Evolutiva - Polo adolescenti dell’ULSS3, l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica AIED, il Centro antiviolenza del comune di Venezia, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.