Interrogazione nr. d'ordine 193
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che:
il Comune di Venezia risulta proprietario dell'area denominata "Sacca Serenella";
l'area è oggetto di un Piano di Insediamenti Produttivi (P.I.P.) approvato dal Consiglio comunale il 19 gennaio 1996 e delle successive varianti approvate con delibere consiliari in data 8 febbraio 1999 e 14 gennaio 2002;
la vocazione artigianale dell'area è stata ultimamente ribadita anche dalla delibera consilare approvata nella seduta del 16-18 dicembre 2020 sulle aree da destinarsi agli insediamenti produttivi, da assegnare in diritto di superficie, che nel caso di Sacca Serenella corrispondono a una superficie di 11.293 mq. da assegnare nell’anno 2021;
nella seduta di Consiglio comunale del 20 aprile 2017, l'assessore De Martin ha dichiarato che "Murano “deve restare la capitale del vetro” e che - con riferimento esplicito al P.I.P. di Sacca Serenella - "se ci dovessero essere investitori nuovi interessati a sostenere attività artigianali o legate al terziario, è arrivato il momento per proporre con forza e determinazione quest'area”.
Considerato che:
Gli investimenti citati dall'assessore De Martin richiedono innanzitutto certezza giuridica sulle bonifiche da realizzare a carico degli investitori e, come ben sa l'assessore, il presupposto indispensabile per rimuovere l'incertezza dal punto di vista dei potenziali investitori, ma anche delle realtà economiche già presenti nell'area, è costituito dalla caratterizzazione del suolo che è di recente imbonimento, come indica il nome stesso di "sacca", avendo origine nel periodo compreso tra le due guerre come area di discarica;
Con delibera n. 592 del 21 aprile 2015, la Giunta regionale del Veneto aveva stanziato 400.000 euro in favore del Comune di Venezia per il "Piano di caratterizzazione, analisi del rischio, progettazione dell’intervento di bonifica" di Sacca Serenella, con la dicitura "progettazione definitiva in corso"
Considerato anche che:
di tale caratterizzazione a 5 anni di distanza non si sono più avute notizie, con il risultato di ostacolare ogni possibile attività delle realtà economiche già insediate in Sacca, che di questa difficoltà hanno reso edotti il Sindaco e gli assessori competenti con lettere e diffide a firma del Consorzio P.I.P. Sacca Serenella - Serenella Futura;
nella scheda Insula sulla infrastrutturazione di Sacca Serenella si legge testualmente che: « L'isola è stata infatti il luogo di un'attesa di sviluppo delle attività storicamente polarizzatesi nell'isola di Murano, subendo interventi discontinui nel tempo, senza controlli edilizio-urbanistici e igienico-sanitari. L'esito, dal punto di vista ambientale, è estremamente scadente, con un'edificazione dettata da un criterio di utilizzo puramente intensivo della sua superficie. Il processo di rinnovo prevedeva una serie di opere di infrastrutturazione dell'area, di cui però è stato realizzato solo un primo lotto: la realizzazione nell'intera isola di opere di urbanizzazione primaria, il rafforzamento del collegamento con Murano mediante la costruzione di un ponte sul canale Serenella, la realizzazione di una piattaforma ecologica per lo stoccaggio provvisorio e il primo trattamento dei rifiuti speciali »
Considerato anche che:
in data 23 dicembre 2020, ai solleciti del Consorzio Sacca Serenella il servizio bonifiche del Comune di Venezia rispondeva testualmente che "verranno valutate tutte le possibilità tecnico-amministrative che permettano di definire un percorso condiviso tra l'Amministrazione Comunale e gli Enti Competenti per trovare le soluzioni migliori e procedere con le attività. Si valuteranno all'inizio del prossimo anno 2021 le effettive disponibilità economiche e le possibilità normative percorribili per darvi poi indicazioni più precise in merito".
Si interroga l'assessore competente per sapere:
che fine hanno fatto i 400.000 euro stanziati dalla Regione Veneto nel 2015 in favore del Comune di Venezia per il piano di caratterizzazione di Sacca Serenella;
qual è la tempistica attuale del piano di caratterizzazione che nel 2015 veniva già dato allo stadio di "progettazione definitiva" in atti ufficiali della Regione Veneto;
quali iniziative intenda intraprendere con la necessaria urgenza - e magari anche con la "forza e determinazione" evocate nelle sue dichiarazioni in aula del 2017 - per rimuovere le situazioni di incertezza giuridica che sono oggettivamente pregiudizievoli alle attività di chi ha già investito nell'area, oltre che ostative rispetto alla auspicata possibilità di attirare nuovi investitori.