Interrogazione nr. d'ordine 1026

Oggetto: Il sindaco intervenga presso la Regione Veneto per sospendere l’iter dell’impianto fotovoltaico previsto a Ca’Solaro e incontri la Fondazione Querini Stampalia per trovare altre soluzioni.
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Il sottoscritto consigliere comunale

premesso:

che la società Lightsource Renewable Energy Italy (facente capo alla British Petroleum, BP) ha presentato un progetto, il cui iter è in corso presso la Regione del Veneto, di un impianto fotovoltaico in un’area agricola di 18 ettari nella zona di Ca’Solaro a Mestre,

che le aree in questione sono di proprietà della Fondazione Querini Stampalia;

che l’impianto desta preoccupazione tra i residenti per l’impatto e per lo snaturamento drastico del territorio che comporterebbe;

che le stesse organizzazioni del mondo agricolo denunciano da tempo gli ostacoli e i danni che questo tipo di impianti, se collocati in aree inidonee, comportano alle attività agricole (diverso il caso dell’agrisolare, cioè degli impianti collocati sui tetti delle abitazioni o delle strutture agricole);

che le organizzazioni del mondo agricolo rilevano anche come la Città metropolitana/Provincia di Venezia sia l’unica del Veneto a non aver ottemperato alle Legge regionale n.17/2022 che, per tutelare il suolo agricolo da impropri insediamenti di questo tipo di impianti, affida alle provincie il compito di individuare le “aree agricole di pregio” da tutelare e, perciò, la Città metropolitana/Provincia di Venezia ha la responsabilità di non aver preservato l’insieme del territorio agricolo veneziano, comprese le aree di Ca’Solaro;

che il Sindaco del comune di Venezia è anche Sindaco metropolitano;

interroga il Sindaco

per sapere

se condivida le preoccupazioni dei residenti di Ca’ Solaro e delle associazioni del mondo agricolo;

se non intenda chiedere alla Regione del Veneto di sospendere l’iter di approvazione del progetto in corso;

se non intenda convocare la Fondazione Querini Stampalia per valutare congiuntamente altre soluzioni;

se non intenda impegnare urgentemente la Città Metropolitana a recuperare il tempo perduto e a individuare e vincolare il territorio agricolo di pregio;

se non intenda operare per individuare soluzioni diverse sia per sviluppare gli impianti agrisolari (su tetti) sia per gli impianti fotovoltaici in aree idonee, molte delle quali potrebbero essere individuate, ad esempio, nelle aree dismesse e non riutilizzabili a usi diversi della zona industriale di Marghera o aree a discarica o in altri terreni già compromessi e non facilmente riutilizzabili altrimenti.