Risposta
per interrogazione nr. d'ordine 637
da Renato Boraso
In riferimento all'interrogazione nr. d'ordine 637 recante ad oggetto "Nuovo approdo ACTV in Riva di Corinto al Lido", sentita al riguardo la Direzione di AVM/Actv, si ritiene opportuno, in primo luogo, cogliere l'occasione per ribadire come, allo stato attuale, la realizzazione di un secondo terminal al Lido di Venezia comporterebbe rilevanti diseconomie sia nell’ambito dell’integrità di rete tra il servizio di navigazione e il servizio automobilistico, sia in riferimento all’impegno economico e infrastrutturale necessario per porre in essere un secondo impianto nell’area indicata. Va in questo senso doverosamente precisato che l’attuale terminal di Lido Santa Maria Elisabetta è servito da tutte le linee automobilistiche che circolano nelle isole di Lido e Pellestrina nonché da tutte le linee in arrivo e partenza nell’ambito della rete di navigazione, escluse solamente le due linee ferry 11 e 17. La realizzazione di un secondo terminal acqueo, inoltre, a prescindere dal risultare poco praticabile dal punto di vista trasportistico dati i limitati benefici di ricaduta per un servizio con frequenza a scarto palesemente ridotto, risulterebbe oltremodo svantaggioso valutando sia il costo di investimento, molto elevato per la realizzazione delle infrastrutture a terra e per gli scavi in laguna (fondale e bacino di evoluzione). Si ritiene inoltre opportuno segnalare che, data la limitata sezione del canale, sarebbe necessario effettuare ingenti interventi di escavo al fine di consentire la realizzazione di un bacino di evoluzione sufficentemente dimensionato per la creazione di un capolinea acqueo. Medesime difficoltà, infine, si manifesterebbero anche a terra, considerando la viabilità che insiste sulla Riva e l’area di intervento interessata.