Risposta

per interrogazione nr. d'ordine 625

da Laura Besio
Oggetto: risposta all'Interrogazione nr. d'ordine 625 inviata il 18-08-2022 con oggetto Individuazione per i seggi di sedi alternative alle scuole, c'è la volontà? a che punto siamo?

In riferimento all'interrogazione nr. d'ordine 625 recante ad oggetto "Individuazione per i seggi di sedi alternative alle scuole, c'è la volontà? a che punto siamo?", si rappresenta quanto segue.

Il Comune di Venezia è impegnato da tempo in un'opera di razionalizzazione delle sezioni e delle sedi elettorali al fine di ridurre i disagi nello svolgimento delle lezioni scolastiche e di razionalizzare i costi delle consultazioni stesse.   

Se nel 2011 le sezioni elettorali erano 303 per 102 luoghi di riunione oggi le sezioni sono 256 per 72 luoghi di riunione di cui 61 in plessi scolastici.  In particolare nelle ultime consultazioni il numero dei plessi scolastici occupati è sceso da 68 a 61.  Contemporaneamente il Comune si è attivato anche su indicazione della Prefettura per l'individuazione di sedi alternative ove far svolgere le elezioni sia censendo gli immobili nella propria disponibilità sia chiedendo ai diversi enti presenti nel territorio:  questo censimento ha dato esito sostanzialmente negativo rispetto all'individuazione di edifici "disponibili" e "idonei" ad ospitare le elezioni secondo le linee guida individuate dal gruppo di lavoro istituito presso il Ministero dell'Interno. Per questo motivo - non avendo individuato sedi alternative - non è stato possibile richiedere i fondi previsti per i Comuni che avessero trovato soluzioni alternative. I requisiti necessari individuati, facilità di accesso e deflusso degli elettori e "sorvegliabilità" da parte delle Forze dell'Ordine sono infatti particolarmente stringenti. A tal fine i plessi scolastici, per la loro conformazione, appaiono gli edifici più idonei allo svolgimento delle elezioni.  Va inoltre considerato che è altrettanto importante un'opera di razionalizzazione degli spazi:  esistono strutture anche idonee ma ad ospitare solo un numero di seggi limitato:  questo comporterebbe un aumento delle sedi ove svolgere le elezioni con conseguente aumento del personale da impegnare nelle operazioni elettorali (delegati) e di sorveglianza (forze di polizia etcc.) e quindi maggiori costi.  L'improvvisa convocazione dell'appuntamento elettorale per il 25 settembre subito dopo il passaggio referendario ha impedito un ulteriore sforzo per proseguire nell'attività di ulteriore razionalizzazione delle sedi e di ricerca di alternative ai plessi scolastici che riprenderà subito dopo questa tornata elettorale indirizzandosi sia verso spazi comunali dismessi sia coinvolgendo enti ed istituzioni del territorio che possano avere spazi adeguati ad ospitare sedi elettorali.

Cordiali saluti.

 

Laura Besio
 
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Interrogazione nr. d'ordine 625

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