Risposta
per interrogazione nr. d'ordine 1094
da Massimiliano De Martin
Con riferimento all’interrogazione in oggetto, sentiti gli Uffici competenti, si riporta quanto segue:
Il “depaving” (in italiano de-pavimentazione) è una pratica che punta a ridurre il cemento e l'asfalto nelle aree urbane al fine di rinaturalizzare alcuni ambiti ripristinando il terreno e lasciando spazio a piante, alberi e natura. L’obiettivo è chiaro: rendere le città più salubri, fresche e sicure.
Questa politica, non applicata espressamente alle aree dove gli isolati urbani hanno una loro struttura consolidata e sono solitamente di proprietà privata, è stata introdotta dalla Regione Veneto (L.R. 14/2017 e 14/2019) per ambiti agricoli con presenza di edifici e spazi pavimentati per i quali è stata prevista la possibilità di demolizione e conseguente rinaturalizzazione del suolo in cambio di crediti edilizi da far atterrare in aree già urbanizzate.
La rinaturalizzazione del suolo, in questo caso, è intesa come un intervento di restituzione di un terreno antropizzato alle condizioni naturali o seminaturali attraverso la demolizione di edifici e superfici che hanno reso un’area impermeabile, ripristinando le naturali condizioni di permeabilità, ed effettuando le eventuali operazioni di bonifica ambientale; la superficie così ripristinata deve consentire il naturale deflusso delle acque meteoriche e, ove possibile, di raggiungere la falda acquifera.
Allo scopo di verificare la possibilità di attuare questa strategia prevista dalla legge regionale, nell’ambito di una politica mirata al riuso degli edifici esistenti, alla possibile demolizione di quelli non più utilizzati e alla rigenerazione urbana in genere, è stato pubblicato un apposito bando e conseguente avviso pubblico per raccogliere proposte di soggetti privati intenzionati a demolire edifici non più in uso e rinaturalizzare il terreno sul quale gli stessi insistevano. (deliberazione di Giunta Comunale n. 109 del 5/0772024 “Politiche attive per il riuso, la rifunzionalizzazione o l'eliminazione con conseguente rinaturalizzazione del suolo di immobili inutilizzati o manufatti incongrui. Definizione dei criteri.”)
Il depaving si inserisce nelle strategie di adattamento climatico a lungo termine in Europa, che prevedono altri tipi di azioni, e va combinata con altre iniziative, come la piantumazione di tetti verdi, la creazione di parchi lineari e la promozione di soluzioni basate sulla natura, creando città che non solo sono più ecologiche, ma anche meglio attrezzate per affrontare le sfide climatiche future.
Tutte le politiche dell’Amministrazione Comunale. vanno in questa direzione, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di nuove aree verdi pubbliche, sia fruibili che boscate.
Facendo un’analisi della situazione attuale la disponibilità di aree verdi pubbliche esistenti all’interno della terraferma Veneziana risulta pari a circa 631,25 ha, con un indice che si attesta su circa 25 mq/abitante (molto più alto rispetto allo standard minimo di legge che prevederebbe un minimo di 15 mq/abitante); il parametro evidenzia quindi una dotazione pro capite ben superiore agli standard normativi, definendo quindi un quadro complessivo assolutamente positivo e quantitativamente adeguato alle necessità della popolazione.
Va inoltre evidenziato che, rispetto a tale quadro, sono stati già approvati altri strumenti di pianificazione territoriale che andranno ad aumentare la dotazione territoriale pro capite, attraverso interventi già finanziati, di ulteriori 100 ha di spazi a verde pubblico quali il Bosco dello Sport (80 ha), il Bosco di Asseggiano (10 ha) e il Bosco di Malcontenta e del Lusore (10 ha), interventi che sono fortemente orientati alla gestione delle acque piovane e delle loro raccolta e regimazione, come risposta ai fenomeni estremi causato dal cambiamento climatico.
A seguito di tali nuove realizzazioni di aree da destinare a verde pubblico urbano, in alternativa a quelle difficilmente realizzabili nell’ambito urbanizzato, sarà aumentata di altri 4 mq/abitante, portando così la dotazione complessiva di aree verdi a circa 29 mq/abitante.
Per quanto riguarda le domande poste:
- nell’ottica di un miglioramento della qualità ambientale della nostra città, è intenzione dell’Amministrazione approfondire i temi legati al depaving
Affrontato nel bando “Politiche attive per il riuso, la rifunzionalizzazione o l'eliminazione con conseguente rinaturalizzazione del suolo di immobili inutilizzati o manufatti incongrui.
- esiste la volontà di mettere in pratica azioni per recuperare suolo permeabile attualmente ricoperto da asfalto e cemento?
Il tema specifico è stato affrontato nel bando sopra citato ma sono in fase di attuazione anche alcuni interventi (esempio la nuova piazza di Marghera) che vanno in questa direzione.
- il depaving potrà trovare posto tra le strategie previste dal nuovo Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Ca' Farsetti, San Marco, 4136 - 30124 Venezia Clima (PAESC) del Comune di Venezia, non ancora approvato dal Consiglio comunale
nel PAESC non ci sono strategie con specifico richiamo al depaving, sebbene le questioni poste con l'interrogazione (valorizzazione della biodiversità e gestione delle acque, tra le altre) siano trattate e quindi già oggetto delle politiche dell'Ente.