Interrogazione nr. d'ordine 156

PREMESSO CHE

- lungo il perimetro delle antiche mura del Castello di Mestre è presente un edificio, costruito tra il 1913 e il 1920, dov'era collocato l’ex acquedotto di Mestre; 

- il suddetto edificio, di proprietà del Comune di Venezia, presenta alcuni elementi di architettura industriale di un certo pregio, ma non è sottoposto a vincoli della Soprintendenza e risulta previsto, nel Piano urbanistico, come spazio culturale e ricreativo.

PREMESSO ALTRESI' CHE:

- nell’ambito delle strategie di governo del territorio, nell’ottobre 2016 il Comune di Venezia ha pubblicato un avviso con cui il sindaco invitava tutti i cittadini, gli operatori economici e sociali, i professionisti, i portatori di interessi, gli investitori nazionali ed internazionali a presentare entro il 30 giugno 2017 idee, proposte e progetti per la definizione del nuovo Piano degli Interventi (piano urbanistico comunale). 

- l’avviso specificava che l’Amministrazione avrebbe dato priorità alle proposte ritenute di rilevante interesse pubblico e coerenti con gli obiettivi contenuti nel Documento del Sindaco per il Piano degli Interventi, illustrato al Consiglio Comunale il 15 giugno 2016, e nel Piano di Assetto del Territorio (PAT), quali ad esempio: la riqualificazione urbanistica di aree già urbanizzate; la riqualificazione ambientale; la rigenerazione di Porto Marghera; la rivitalizzazione del tessuto socio-economico; la valorizzazione delle aree agricole; gli utilizzi temporanei di edifici ed aree dismesse

VISTO CHE 

- l'area in cui sorge l'edificio in questione è caratterizzata da un forte degrado, aggravato dal perdurare della crisi causata dalla pandemia;

- l'area è attualmente utilizzata come parcheggio per alcune autovetture comunali.

CONSIDERATO CHE

- l’Associazione culturale “L’ultimo metrò” ha elaborato una proposta progettuale di rigenerazione urbana, che prevedeva trasformare l'edificio in un contenitore per lo svolgimento di attività culturali per offrire alla città un progetto teatrale e culturale veneziano e veneto, con finalità di ricerca e di apertura rivolte primariamente ai giovani;

- tale proposta, completamente autofinanziata, è stata presentata il 13 marzo 2017, rispondendo all'avviso per il "Piano degli Interventi", dopo essere stato illustrato informalmente all'assessore all'Urbanistica e all'allora consigliere delegato per la Smart City e aver ricevuto riscontro positivo;

- l’Amministrazione comunale ha effettuato una prima valutazione delle proposte pervenute con “Delibera di Giunta Comunale n.273 del 26 luglio 2018: Valutazione delle proposte pervenute in seguito all’Avviso pubblico approvato con delibera di Giunta Comunale n. 299 del 18/10/2016 e definizione degli indirizzi e delle priorità per l’inserimento nel Piano degli Interventi”; 

- da tale valutazione è emerso che il progetto dell'Associazione culturale “L'ultimo metrò” è stato classificato come “non pertinente al Piano degli interventi ma attuabili con altri strumenti”;

- che nell'Allegato 1 alla Delibera di Giunta n.273 del 26 luglio 2018 - “Relazione ed elenco proposte” si specifica che “proposte non pertinenti al piano degli interventi ma attuabili con altri strumenti (quali: pianificazione commerciale, lavori pubblici, concessioni o uso di beni comuni, ecc.) sono spesso di rilevante interesse al fine del raggiungimento degli obiettivi enunciati nel Documento del sindaco. In alcuni casi (ad esempio per quelle riguardanti l’affido in concessione di beni comuni o specifiche richieste inerenti alle attività commerciali) le proposte potrebbero essere attuate attraverso altri strumenti (anche non urbanistici). A tal fine sarà necessario valutare dette proposte in collaborazione con le direzioni competenti in materia”;

- il progetto è stato nuovamente presentato il 30 ottobre 2019, potendo rientrare – secondo le indicazioni fornite dall'assessore all'Urbanistica - nella Legge Regionale n. 14 del 6 giugno 2017 art. 8 "Affidamento temporaneo immobile comunale";

- non è seguito più alcun riscontro motivato in merito, né positivo, né negativo, da parte dell'Amministrazione comunale.

RITENUTO CHE

- sia opportuno, per l'Amministrazione comunale, valutare progetti che possono contribuire a rivitalizzare Mestre, con particolare attenzione alle attività culturali e giovanili;

- il progetto dell'Associazione “L'ultimo metrò” ben si inserisce nelle opportunità del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, approvato con delibera del Consiglio comunale n. 38 del 27/06/2019 ed entrato in vigore dal 16 luglio 2019.

SI INTERROGA L'ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE

- se ci siano progetti dell'Amministrazione sull'edificio in questione e, in caso positivo, di conoscerne i contenuti;

- le motivazioni per cui la concessione dell'edificio non viene messa a bando dall'Amministrazione comunale, per favorire la rigenerazione dell'area;

- le motivazioni per cui la proposta progettuale è stata nuovamente presa in considerazione dall'assessore all'Urbanistica, tanto da invitare i proponenti a ri-presentare formalmente il progetto, per poi venire lasciata senza riscontro.