Interrogazione nr. d'ordine 927

Oggetto: Incidenti durante la notte del Redentore: occorre governare il deflusso dal Bacino dopo i fuochi per evitare eventi tragici come quello nel quale ha perso la vita Riccardo Nardin.
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
 

Premesso che

• Nella notte del Redentore tra il 15 e il 16 luglio 2023 un drammatico incidente è costato la vita a Riccardo Nardin, nel momento del deflusso dopo la fine dei fuochi;
• le onde, causate dal traffico acqueo, in Bacino di San Marco  al termine dello spettacolo pirotecnico erano, a detta di tanti, particolarmente alte e insidiose;
• negli ultimi anni molti cittadini, di fatto, rinunciano a partecipare alla tradizionale festa del Redentore in barca, per il rischio sempre più elevato di incidenti provocati dal moto ondoso;
• la causa del pericolo sta nello spostamento contemporaneo di tantissime barche che, repentinamente e tutte assieme, si spostano per allontanarsi dal bacino;
• la cittadinanza stessa ha mostrato grande interesse per questo pericolo, come mostrato anche in occasione dell'assemblea di Municipalità voluta dal papà di Riccardo

Considerato che

• Ogni anno si registra un elevatissimo numero di barche che assistono allo spettacolo dei fuochi nella notte del Redentore;
• ogni anno il numero è in aumento rispetto all’anno precedente: nel 2023 le imbarcazioni erano ben 4000, nel 2022 intorno alle 3.700;
• il momento più pericoloso riconosciuto da coloro che sono presenti ogni anno, è quello successivo alla fine dei fuochi, per la fuga contemporanea di ogni tipo di barca che deve rientrare dal Canal Grande o che deve lasciare il bacino verso il Lido o nel canale Orfanello, tra San Giorgio e San Servolo.

Visto che

• Ci sono dei precisi limiti di velocità da rispettare e da far rispettare;
• solo ultimamente sono state inserite le illuminazioni nelle briccole.

Visto altresì che

• Fino a un buon numero di anni fa era presente un servizio fornito dai vigili urbani che, con i loro mezzi, mediante Safety boath guidavano i tempi del deflusso delle barche dal bacino;
• attualmente nel  "gate pass" per accedere al settore di stazio, obbligatorio da esporre, non è presente nessuna  indicazione  per la sicurezza e la navigazione interna lagunare, né tantomeno le responsabilità ed i limiti di velocità da rispettare e le sanzioni che possono essere comminate.

Si interroga il Sindaco e l’assessore competente per sapere

• Affinché la perdita di una giovane vita come quella di Riccardo Nardin possa insegnare a prevenire incidenti dovuti all’enorme numero di barche che, contemporaneamente e disordinatamente, lasciano il bacino San Marco dopo i fuochi:
• se si stanno studiando nuove misure di controllo e di attenzione per governare adeguatamente il deflusso dal Bacino San Marco verso il Canal Grande, verso il Lido e lungo il canale Orfanello tra San Giorgio e San Servolo dove si è verificato il terribile incidente. E se sì, quali;
• quali ipotesi si stanno vagliando per rendere più sicura la navigazione dopo i fuochi;
• se si possa prendere in esame la possibilità di ripristinare il servizio di deflusso governato e rallentato  gestito dalla polizia urbana come in passato;
• se si possa prevedere un vademecum da consegnare ai partecipanti per indicare il pericolo per sé e per gli altri e per ricordare le sanzioni in caso di superamento dei limiti di velocità;
• se si possa migliorare la funzione del Gate pass on line, inserendo a caratteri più grandi e stampando le regole di limiti di velocità e le responsabilità dei capitani e/o conducenti dei natanti da consegnare la giornata del Redentore.
• se ci possa essere una maggiore vigilanza rispetto agli anni precedenti, affinché le pattuglie in acqua controllino le zone più a rischio di moto ondoso e l'inosservanza dei limiti di sicurezza;
• se si possa prendere in considerazione la redazione di un Regolamento del deflusso per ordinanza come risoluzione per mitigare i rischi. Ad es: partenze a scaglioni con blocchi alle entrate dei canali di deflusso, oppure partenze delle imbarcazioni da quelle più piccole per prime a quelle più grandi, gradualmente;
• se si possa prendere in considerazione l' utilizzo di semplici dissuasori, es: lampeggianti con luce bianca e blu portatili da piazzare nelle bricole. Aumentare per quella notte i cartelli con i limiti di velocità. Inserire sagome di pattuglie come in sede di dissuasione sulle strade. Utilizzare da parte delle pattuglie il megafono ed il fischietto;
• se si possa attivare un servizio di videosorveglianza nelle zone più critiche dove c’è maggior transito e moto ondoso.