Interrogazione nr. d'ordine 924
Paolo Ticozzi
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che:
nel territorio del Comune di Venezia si trovano la Casa di Reclusione femminile della Giudecca e la Casa Circondariale Santa Maria Maggiore;
preso atto che:
i commi 1 e 2 dell'art. 20 ter della legge sull'ordinamento penitenziario recitano:
1. I detenuti e gli internati possono chiedere di essere ammessi a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito nell'ambito di progetti di pubblica utilità, tenendo conto anche delle specifiche professionalità e attitudini lavorative.
2. La partecipazione ai progetti può consistere in attività da svolgersi a favore di amministrazioni dello Stato, regioni, province, comuni, comunità montane, unioni di comuni, aziende sanitarie locali, enti o organizzazioni, anche internazionali, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, sulla base di apposite convenzioni stipulate ai sensi dell'articolo 47, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230. Le attività relative ai progetti possono svolgersi anche all'interno degli istituti penitenziari e non possono in alcun caso avere ad oggetto la gestione o l'esecuzione dei servizi d'istituto.
evidenziato che:
tali attività di Pubblica Utilità possono essere svolte solo previa sottoscrizione di specifica convenzione tra l'istituto di detenzione e l'ente ospitante;
ricordato che:
lo scopo della detenzione dovrebbe essere quello della rieducazione per un reinserimento positivo nella società;
ricordato inoltre che:
le citate attività di Pubblica Utilità hanno finalità risarcitoria e riparativa verso la collettività e inoltre contribuiscono a un migliore reinserimento delle persone detenute nella società e a far calare la percentuale di recidiva;
ritenuto che:
tali attività debbano essere incentivate e sostenute e che in quest'ottica sia importante che il Comune di Venezia sia direttamente che tramite le sue società partecipate faccia la sua parte;
tutto ciò premesso e considerato, si interrogano il Sindaco e gli Assessori competenti:
- Per sapere se intendano invitare i direttori e i dirigenti del Comune di Venezia a procedere a una ricognizione per capire se ci possano essere attività in capo al comune che possano essere svolte come attività di pubblica utilità da persone detenute e a dare la disponibilità del Comune a sottoscrivere le convenzioni necessarie allo scopo;
- Per sapere se intendano invitare le società partecipate del Comune di Venezia a fare una ricognizione interna per valutare se ci possano essere attività in cui possano impiegare delle persone detenute secondo quanto previsto dall'articolo 20 ter della legge sull'ordinamento penitenziario e, in caso positivo, proseguire con la sottoscrizione delle convenzioni necessarie allo scopo.
Giuseppe Saccà
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Monica Sambo