Interrogazione nr. d'ordine 912
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: scritta
PREMESSO che
come da dati ufficiali Arpav e comunicati stampa del Comune, il territorio comunale di Venezia da martedì 30 gennaio si trova in livello di “allerta rosso” per la concentrazione di PM10 in atmosfera;
l'unica misura adottata dal Comune in questi 7 giorni, per mitigare la situazione di allerta rosso risulta essere una tariffa agevolata per "car sharing" e "bike sharing";
PREMESSO anche che
la frazione di polveri sottili più pericolosa per la salute umana è rappresentata dalle PM2.5, e recenti studi del Ministero della Sanità hanno rilevato che ogni aumento di 10 µg/mc di PM2.5 corrisponde ad un incremento della mortalità per tumore ai polmoni del 14%; secondo il Journal of the National Cancer Institute, inoltre, ad ogni incremento di 10-μg/m3 di PM2.5 corrisponderebbe un incremento di rischio dell’8% nello sviluppo di neoplasie della mammella;
secondo i dati ufficiali della Agenzia europea per l'ambiente, alle concentrazioni eccesssive di PM2.5 in Italia sono attribuite più di 46.000 morti premature all'anno
secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, alla diminuzione della speranxa di vita vanno aggiune le disabilità da broncopneumopatia cronica ostruttiva: nel 2019, per esempio, l’esposizione a PM2,5 si è tradotta in 175 702 anni vissuti con disabilità da broncopneumopatia cronica ostruttiva nei 30 Paesi oggetto di monitoraggio;
CONSIDERATO che
le concentrazioni di PM2.5 rilevate dalla centralina di Malcontenta in data 3 e 4 febbraio erano superiori ai 100 µg/m³ (microgrammi per metro cubo) contro i 15 µg/m³ delle linee guida OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), pari al quadruplo del valore limite imposto dalla legislazione europea (che è di 25 µg/m³);
le centraline Bissuola, Tagliamento e Beccaria, che non misurano le PM2.5, rilevano concentrazioni di PM10 che da giorni sfiorano i 150 µg/m³ pari al triplo del valore limite europeo che è di 50 µg/m³; quelle di Sacca Fisola (fondo urbano) e Rio Novo (traffico urbano) misurano invece concentrazioni che sfiorano (nel primo caso) o superano (nel secondo) i 100 µg/m³ pari al doppio del suddetto valore limite;
CONSIDERATO anche che
le misure strutturali di lungo termine, consistenti nel rinnovo del parco circolante per ciò che riguarda i mezzi pubblici, dispiegheranno i loro effetti soltanto nei prossimi anni;
SI INTERROGA l'assessore competente per sapere:
- se il numero di centraline che misurano le PM2.5 a livello comunale sia conforme agli obblighi derivanti dalla legislazione europea;
- se nel breve termine si intenda procedere quanto meno al lavaggio delle strade, che in altri Paesi è la norma in presenza di picchi di inquinamento e in assenza di precipitazioni come è il caso di Mestre e Marghera in questi giorni;
- se nel breve termine e nel persistere della situazione di allarme rosso, in concomitanza con il carnevale di Venezia, si intendano introdurre limiti quantitativi o qualitativi ai mezzi di trasporto acqueo, notoriamente caratterizzati da motorizzazioni antiquate e spesso inadeguate, con particolare riferimento a lancioni gran turismo e altre imbarcazioni ad uso turistico provenienti da altri Comuni;
- come si intenda affrontare, nel medio e lungo termine, la situazione descritta nell'inventario delle emissioni INEMAR Veneto che assegna al Comune di Venezia la maglia nera fra tutti i Comuni capoluogo per ciò che riguarda le emissioni comunali di PM10 e PM2.5