Interrogazione nr. d'ordine 791

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Nr. d'ordine: 791
Data pubblicazione: 17-06-2023
Data scadenza: 17-07-2023
Proponente: Paolo Ticozzi
Altri firmatari: Giuseppe Saccà, Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Emanuela Zanatta, Gianfranco Bettin, Gianluca Trabucco, Cecilia Tonon, Sara Visman, Giovanni Andrea Martini, Marco Gasparinetti
Referente: Sindaco Luigi Brugnaro (dal 20-06-2023 Assessore Simone Venturini - dal 22-06-2023 Sindaco Luigi Brugnaro - dal 23-06-2023 Assessore Laura Besio)
Tipo risposta richiesta: in Commissione
Assemblea competente: VI Commissione
Oggetto: Venezia torni attiva nella rete RE.A.DY, Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni antidiscriminazioni per prevenire e superare l'omotransfobia
Oggetto: Venezia torni attiva nella rete RE.A.DY, Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni antidiscriminazioni per prevenire e superare l'omotransfobia
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
 

Premesso che:

la rete RE.A.DY è la rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale;

premesso inoltre che:

la Rete RE.A.DY costituisce per le Pubbliche Amministrazioni regionali e locali l’opportunità di uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT);

preso atto che:

il Comune di Venezia aderì alla Rete RE.A.DY fin dalla sua nascita (delibera di Giunta n. 445 del 2006);

considerato che:

da un’interlocuzione con la segreteria della RETE RE.A.DY si è appreso che  il Comune di Venezia, non ha più comunicato alla Rete RE.A.DY eventuali attività svolte come partner della Rete, almeno dal 2018 ed in conseguenza di ciò è stata avviata per il Comune di Venezia la procedura di sospensione, come disciplinato dall’articolo 4 degli Strumenti Operativi di Lavoro della Rete. L’iter di sospensione si è concretizzato in una prima sospensione temporanea dalla rete iniziata a fine 2020, a cui sono seguiti dei solleciti al Comune di Venezia per adempiere a quanto richiesto in quanto partner della rete, la procedura di sospensione si è poi conclusa ad inizio 2022 con la sospensione effettiva del Comune di Venezia, che ad oggi non è più annoverato tra i membri effettivi della rete;

considerato inoltre che:

non essendoci stata alcuna delibera di recesso dalla rete RE.A.DY da parte del Comune di Venezia, che quindi potrebbe tornare ad essere un partner attivo della rete semplicemente riniziando ad adempiere agli impegni presi con l’adesione alla rete e contenuti nella Carta d’intenti della rete e nel documento contenente gli strumenti operativi di lavoro (entrambi allegati alla presente interrogazione);

appurato che:

gli impegni che i partner si prendono con l’adesione alla Rete RE.A.DY ed espressi nella Carta d’intenti all’articolo 4 e all’articolo 7 sono presenti le ipotesi di intervento da parte dei parnter;

appurato inoltre che:

negli strumenti operativi della rete si chiede che ogni ente aderente individui al proprio interno un referente politico interno e un referente amministrativo;

evidenziato che:

tutti i comuni capoluoghi di provincia del Veneto tranne Venezia e Rovigo aderiscono e sono partner attivi della rete RE.A.DY ed è un vero peccato che manchi proprio Venezia;

ricordato che:

tra gli obiettivi del D.U.P. del Comune di Venezia è stato inserito il seguente obiettivo: “lottare contro tutte le discriminazioni per promuovere i diritti delle persone e rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e alla vita attiva”;

ricordato inoltre che:

nell’articolo 2 comma 3 dello Statuto del Comune di Venezia sono contenuti i seguenti principi e finalità:
Il Comune di Venezia:
[...]
- adotta azioni positive volte a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità;
- garantisce il diritto di pari dignità di trattamento nella società e nel lavoro impedendo qualsiasi forma di discriminazione relativa all’orientamento sessuale. I Regolamenti comunali saranno informati a tali principi e stabiliranno norme per la realizzazione degli stessi; 

ritenuto che:

l’obiettivo del D.U.P. pur nella sua universalità debba essere concretizzato e declinato anche nella specificità della lotta discriminazioni verso le persone della comunità LGBTQIA+ e della promozione dei loro diritti e della loro partecipazione alla vita attiva, ciò potrebbe avvenire facendo tornare il Comune di Venezia partner attivo della rete RE.A.DY e adempiendo a quanto presente nella carta d'intenti;

tutto ciò premesso e considerato, si interroga il sindaco e la giunta:

  1. per sapere se nonostante non siano stati adempiuti gli impegni presi come partner della rete RE.A.DY siano stati individuati nella passata e nella presente consiliatura i referenti politico e amministrativo interni al Comune di Venezia per la partecipazione alla rete;
     
  2. per sapere visto che tra le deleghe assegnate agli assessori della Giunta Comunale e ai consiglieri coadiutori del sindaco non c’è quella delle pari opportunità se ci sia da parte del Sindaco l’intenzione di assegnarla;
     
  3. per conoscere per quali motivi non si sia adempiuto agli impegni dovuti all'essere aderenti alla Rete RE.A.DY, tra cui l'invio del report annuale di quanto fatto;
     
  4. per sapere se si intenda tornare ad essere partner attivi della Rete RE.A.DY adempiendo ad almeno uno delle azioni previste dall'articolo 4 della carta d'intenti della Rete;
     
  5. qualora al punto precedente si sia risposto positivamente, se il Comune di Venezia intenda inoltre candidare la città per ospitare, il prossimo o uno dei prossimi Incontri Annuali della rete RE.A.DY;
     
  6. per chiedere che nella commissione consiliare competente, eventualmente anche cogliendo l'occasione della commissione che verrà convocata in risposta a questa interrogazione, venga fatto il punto su quali politiche e quali interventi ed azioni il Comune di Venezia stia mettendo in campo al fine di promuovere e riconoscere i Diritti Umani e a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni verso le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Paolo Ticozzi

Giuseppe Saccà
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Emanuele Rosteghin
Monica Sambo
Emanuela Zanatta
Gianfranco Bettin
Gianluca Trabucco
Cecilia Tonon
Sara Visman
Giovanni Andrea Martini
Marco Gasparinetti

 
Interrogazione in formato pdf
23-06-2023
Delega
22-06-2023
Dichiarazione di non competenza
20-06-2023
Delega
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