Interrogazione nr. d'ordine 771

Logo Movimento 5 Stelle   Sara Visman
Nr. d'ordine: 771
Data pubblicazione: 05-05-2023
Data scadenza: 04-06-2023
Proponente: Sara Visman
Altri firmatari: Giuseppe Saccà, Cecilia Tonon, Gianfranco Bettin
Referente: Assessore Paola Mar
Tipo risposta richiesta: in Commissione
Assemblea competente: VII Commissione
Oggetto: Lo squero di San Isepo: facciamo chiarezza sulla proprietà e sulla sua destinazione futura
Oggetto: Lo squero di San Isepo: facciamo chiarezza sulla proprietà e sulla sua destinazione futura
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
 

Premessa

  • Lo Squero di S.Isepo, uno dei più antichi in città, per volere del suo proprietario Giuseppe Tonello fu donato nel 1878 alla Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati della quale, lo stesso Tonello ne fu anche socio. Per volontà del Sig. Tonello la proprietà dell'immobile sarebbe stata trasfusa al Comune di Venezia dal momento della messa in liquidazione della Società;
  • dalla scrittura del Contratto di Cessione di Proprietà del 1878 (All.1) si evince che, il Comune di Venezia, nei registri censuari, risulta essere di proprietario dell'immobile e la Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati l'usufruttuario del bene (fino a sua conservata esistenza);

considerato che

  • da organi di stampa si è appreso che è stata presentata al Comune una manifestazione di interesse da parte della Società San Cassiano Group Ldt, per utilizzare l'area dello Squero di S.Isepo (nel sestiere di Castello) per costruire un teatro dedicato alla Musica Barocca che intenderebbe restituire quello che fu l'antico Teatro di San Cassiano (sestiere di San Polo) distrutto da Napoleone, e che il Comune avrebbe già avviato un iter in merito alla proposta;
  • la Società di Mutuo Soccorso dei Carpentieri e Calafati, che ne detiene l'usufrutto come ricordato in premessa, ha, più volte, espresso la volontà di intraprendere un percorso di rigenerazione di tutta l'area, dal momento che ora è utilizzata solo una porzione minore dove si fa manutenzione di barche in legno, per renderla idonea a farne uno squero pubblico dove mantenere gli spazi per l'artigianato locale e ospitare scuole di voga;
  • la volontà della Società veneziana è anche quella di mantenere quel legame di attenzione verso i meno abbienti tramite delle donazioni come si raccomandava dell'atto di donazione del 1878;

 

ritenuto che

  • l'esistenza di uno Squero storico funzionante rappresenta una testimonianza tangibile della venezianità e favorisce quelle attività legate ai valori e alle tradizioni artigianali locali;
  • l'eredità del Sig.Tonello verrebbe “tradita” nel permettere un cambio di destinazione di quei luoghi così caratteristici, sempre più rari e portatori di occasioni di lavoro e di formazione specialistica nel settore dei maestri d'ascia;

 

preso atto che

  • nell'aprile del 2021 era stata presentata un'interrogazione (All.2) che chiedeva di comprendere le intenzioni dell'Amministrazione in merito al recupero dell'area alla quale, ad oggi, non è stata data risposta;

 

 

si chiede agli Assessori competenti

  1. se si ritenga l'area dello Squero di San Isepo un luogo da preservare principalmente nella sua vocazione originaria, ovvero quale luogo di costruzione e manutenzione di barche tradizionali veneziane come, ad esempio, gondole, gondolini e mascarete e, se no, di spiegarne i motivi;
  2. di illustrare le valutazioni per cui il Comune non ritenga vincolante, ai fini di una vendita e di un cambio di destinazione dell'immobile, l'usufrutto del bene della Società di Mutuo Soccorso dei Carpentieri e Calafati vista l'esistenza in essere della stessa.
  3. del perchè non sia mai stata data risposta ufficiale alle proposte fatte dalla Società succitata nell'ambito della possibilità di rigenerazione dell'area, anche ricercando risorse nei vari ambiti dei fondi europei (PON, POR FESR, PNRR)
  4. se la costruzione di un Teatro in quei luoghi non contrasti con le volontà del Sig.Tonello che volle, con la sua generosa donazione, dare valore alle attività che si svolgevano in quell'area e alla Società che le gestiva.
  5. del perchè non si ritenga di coinvolgere preventivamente i consiglieri su questioni di questa natura e cioè riguardanti il futuro aspetto urbanistico della Città Storica, vista la scelta drastica e nondimeno impattante per il territorio che è stata proposta dalla Teatro San Cassiano Group Ltd .
Sara Visman

Giuseppe Saccà
Cecilia Tonon
Gianfranco Bettin

Allegati: All.1, All. 2

 
Interrogazione in formato pdf
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