Interrogazione nr. d'ordine 736

Oggetto: Intervento della polizia locale alla raccolta di firme sul fine vita a Mestre
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che

•     il giorno 3 marzo, la cellula locale dell'Associazione Luca Coscioni, ospitata nel plateatico di una gelateria del centro di Mestre, aveva avviato una raccolta di firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul fine vita;
•     all'avvio dell'iniziativa si è verificato un intervento della Polizia Locale, che ha identificato sia gli organizzatori del banchetto, sia i titolari dell'esercizio commerciale che ha ospitato l'iniziativa;
•     gli agenti hanno intimato agli attivisti di esibire l'autorizzazione al volantinaggio;

Considerato che:

•     la raccolta di firme si svolgeva all'interno dello spazio del plateatico già regolarmente pagato dalla gelateria ospitante;
•     non si è verificata alcuna occupazione di suolo pubblico, non c'era un gazebo, non si è svolto volantinaggio all'esterno degli spazi privati della gelateria, non c'erano bandiere se non affisse sul tavolino e sulla sedia all'interno del plateatico occupato legittimamente dalla gelateria;
•     l'autorizzazione al volantinaggio spetta alla Questura e non alla Polizia Locale e comunque non si stava svolgendo alcun volantinaggio;
•     analoga iniziativa, organizzata con le stesse modalità, a Padova, non aveva visto l'intervento delle forze dell'ordine;

Considerato ancora che:

•     non sono state rese note le ragioni dell'intervento della polizia locale e dell'identificazione;

Si interroga il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

•     i motivi del controllo, così come i motivi della richiesta di verbalizzazione delle dichiarazioni rilasciate dagli attivisti e dagli esercenti, e perché non sono stati spiegati agli attivisti al momento del controllo;
•     se si ritiene opportuno impiegare le forze dell'ordine a controllare un'attività perfettamente lecita svolta da cittadini e associazioni nell'ambito dell'esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, tantopiù in un momento in cui l'impiego delle forze dell'ordine sul territorio comunale sarebbe richiesto per controllare le attività criminali.