Interrogazione nr. d'ordine 124

PREMESSO CHE:

- in base alle ricerche dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus, il fenomeno delle baby gang è di rilevanza costante: significa che si verificano episodi più o meno gravi di tale forma di devianza comportamentale quotidianamente, al di là della copertura mediatica, che enfatizza, ma non aiuta a comprendere ciò che accade;

- a livello di composizione delle bande, l'Osservatorio registra una crescita del coinvolgimento di preadolescenti e di ragazze, e lancia l'allarme sull'uso delle armi (manganelli, tirapugni, ecc);

- il fenomeno è trasversale rispetto ai gruppi sociali e rivela un mal funzionamento diffuso del processo educativo all'interno delle famiglie e della scuola, in un contesto sociale contemporaneo segnato sempre più da aggressività e violenza, incertezza e individualismo.

RITENUTO CHE:

- nessuna ragazza e nessun ragazzo nasce violento, ma lo diventa per una serie di concause, che variano a seconda dei contesti;

- che vanno indagate le cause delle devianze comportamentali giovanili che sono alla base del fenomeno delle baby gang per aiutare le ragazze e i ragazzi coinvolti a intraprendere percorsi di recupero e di costruzione di sé;

- che vanno supportati i contesti educativi di riferimento, cioè le famiglie e le scuole, di ogni ordine e grado, con metodi, politiche e risorse appropriate.

VISTO CHE:

- forme di repressione e controllo da parte delle Forze dell'Ordine non risultano essere strumenti efficaci nell'affrontare la problematica, perché limitate all'intervento in occasione delle manifestazioni di violenza, ma dunque non utili alla prevenzione delle stesse;

Si interrogano il sindaco e l'assessore competente per sapere:

- come il Comune di Venezia intenda contrastare il fenomeno delle baby gang
- come il Comune di Venezia intenda agire sul piano della prevenzione e sul piano della formazione
- quali forme di supporto alle istituzioni scolastiche e alle famiglie è stato fornito
- quali strumenti di informazione e comunicazione siano stati studiati per contrastare il fenomeno e far conoscere i servizi a cui i cittadini possono rivolgersi.