Interrogazione nr. d'ordine 118
Alessandro Baglioni
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che
La nostra Regione presenta specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche (con scarsità di venti, instaurarsi di frequenti situazioni e di inversione termica, ecc) che favoriscono la formazione e l’accumulo nell’aria di inquinanti, con particolare riferimento alle polveri sottili producendo così situazione di inquinamento particolarmente diffuse, tali da rendere difficile il conseguimento del rispetto dei valori limite della qualità dell’aria con effetti negativi sulla salute della popolazione residente;
il D.Lgs. 13 agosto 2010 n. 155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” – conferma, tra l’altro, il valore limite di 24 ore per la protezione della salute umana per le polveri sottili (PM10) pari a 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte nell’arco dell’anno civile;
nell'anno 2020 (sino al 30 dicembre) alla centralina di riferimento del Comune di Venezia “Bissuola” sono stati registrati sforamenti del valore limite per ben 73 giornate, oltre il doppio di quelle consentite;
gli sforamenti avvenuti nel 2020 risultano essere molto più numerosi di quelli registrati nel 2019 (57) e 2018 (41), e si attestano tra i valori più alti del decennio, ad eccezione dell'anno 2011;
Ricordato che
già in data 19 dicembre 2013, per porre rimedio alla diffusa situazione di inadempimento allora esistente anche sul territorio del bacino padano, è stato sottoscritto tra le varie regioni e le amministrazioni statali, un accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino in parola, diretto ad assicurare la realizzazione coordinata e congiunta di misure addizionali di risanamento nell’ambito del processo avviato per il raggiungimento dei valori limite di qualità dell’aria;
la pandemia in atto ha comportato numerosi effetti contrastanti tra loro sulla qualità dell'aria, dovuti alla limitazione degli spostamenti, al minor utilizzo dei mezzi pubblici e al maggior ricorso allo smart-working (che riduce gli spostamenti ma aumenta l'utilizzo del riscaldamento domestico);
Ritenuto che
l'Amministrazione deve compiere ogni sforzo affinché si riduca il livello di inquinamento dell'aria, adottando misure che siano compatibili con l'emergenza sanitaria in atto e promuovendo una più incisiva azione a livello regionale ed interregionale nel bacino padano, stante il permanere della gravità della situazione;
Considerato che
per il Comune di Venezia la centralina di riferimento per valutare l'inquinamento dell'aria da PM10 è quella al Parco Bissuola, che nel 2020 risulta essere quella che registra il valore più basso del numero di sforamenti assieme a quella di Sacca Fisola (73) ad eccezione della stazione di Rio Novo (70), mentre alle stazioni di via Beccaria si sono registrati 86 sforamenti, a Malcontenta 87 e in via Tagliamento 88. Negli anni scorsi la tendenza non risultava diversa.
TUTTO CIO' PREMESSO E CONSIDERATO
SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE
1. quali azioni intendono mettere in campo per contrastare l'inquinamento atmosferico, stante il permanere della grave situazione, anche in relazione all'emergenza sanitaria in corso;
2. se intendano promuovere azioni più incisive a livello regionale ed interregionale nel bacino padano;
3. se siano state fatte valutazioni sugli effetti delle limitazioni dei provvedimenti di contrasto alla pandemia in corso sulla qualità dell'aria;
4. quali azioni vengono fatte per garantire che gli impianti di riscaldamento domestici siano conformi a quanto previsto dalle norme in vigore;
5. se ritengano corretta la scelta di mantenere la centralina del Parco Bissuola come riferimento del Comune di Venezia, nonostante la presenza di diverse stazioni di monitoraggio che rilevano situazioni peggiori.
Monica Sambo
Emanuele Rosteghin
Emanuela Zanatta
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Pier Paolo Baretta