Interrogazione nr. d'ordine 523

Oggetto: cessazione locazioni nel patrimonio immobiliare IPAV
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

 

Premesso che:

• da notizie apprese sugli organi di comunicazione nei giorni scorsi, vi è il tangibile rischio che il recente cambio del regolamento di assegnazione degli alloggi di proprietà dell’ente IPAV provochi la cessazione di moltissime locazioni oggi in essere;
• ad essere interessate sarebbero 100 famiglie nel 2022, cui si aggiungerebbero altre 400 famiglie negli anni a venire;
• gli alloggi interessati si trovano in prevalenza nel centro storico, e sono locati nella maggior parte dei casi ad anziani soli, ovvero a nuclei disagiati con minori;
• la circostanza è nei fatti confermata dalle stesse parole del Direttore dell’IPAV, che sugli stessi organi di stampa dichiara: “stiamo monitorando la situazione e studiando, insieme al sindacato, le soluzioni per riuscire a tutelare le fasce più deboli che vivono in questi alloggi”.

Considerato che:

• lo sfratto per finita locazione di queste famiglie cagionerebbe un grave dramma sociale, in una città che già patisce la cronica insufficienza di alloggi a locazione sostenibile per migliaia di nuclei, donde il conseguente impoverimento demografico;
• né sarebbe preconizzabile che le famiglie locatarie che non vedessero rinnovato il proprio contratto di affitto venissero nei fatti accompagnate a soluzioni abitative presso il patrimonio ATER, perché si tratterebbe in ogni caso di una diminuzione forzata dell’offerta di case economicamente sostenibili in città;
• va verificato fino in fondo l’effettivo assoggettamento del patrimonio immobiliare di IPAV alle norme secondo cui gli alloggi pubblici sono soggetti all’automatismo tra la disdetta della locazione e la gara, perché si tratta di patrimonio sottoposto ai vincoli dei patti fondativi delle istituzioni da cui ha tratto origine IPAV.

Tutto ciò premesso e considerato, si interroga l’Assessore alla Coesione Sociale, per sapere:

1. se corrisponda a realtà il fatto che, in seguito alla modifica del regolamento di IPAV per la gestione dei propri beni immobiliari, 100 famiglie nel 2022 e 400 negli anni a venire potrebbero perdere la propria abitazione;
2. quali siano le iniziative che l’amministrazione comunale e IPAV intendono predisporre per evitare il rischio paventato dai sindacati e dall’Unione Inquilini;
3. quale siano gli indirizzi di IPAV in merito alla gestione del proprio patrimonio immobiliare, avuto riguardo ai vincoli posti dagli atti fondativi delle istituzioni;
4. se non ritenga opportuna la convocazione presso la competente commissione consiliare permanente in audizione del direttore di IPAV, per informare circa la situazione di fatto del patrimonio immobiliare dell’Istituzione.