Interrogazione nr. d'ordine 506

Premesso che:

• secondo la L.39 del 2017, art 24:

1. i comuni provvedono all’espletamento delle procedure per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica mediante un bando di concorso da indirsi entro il 30 settembre di ogni anno e approvano la relativa graduatoria;
2. i comuni, sentite le ATER, possono rinviare l’emanazione del bando dandone comunicazione alla Giunta regionale, qualora in relazione al bando precedente non siano pervenute domande, ovvero, pur essendone pervenute, non vi siano alloggi da assegnare;

• a oggi non si hanno notizie di bandi in formazione e nemmeno ipotesi di proroga dell’attuale graduatoria. Non si tratta di questione meramente amministrativa o formale, in quanto prorogare l’attuale graduatoria di uno o due anni significherebbe indire il nuovo bando tra il 2022 e il 2023 e avere le graduatorie definitive un anno dopo, senza dare la possibilità a nuovi nuclei di poter presentare domanda di assegnazione.

Considerato che:

• il bando attualmente in vigore è precedente alla pandemia da COVID, che secondo tutte le analisi a livello nazionale (ISTAT, Banca d’Italia) ha provocato un drammatico aumento della povertà nel nostro Paese;
• tale situazione di impoverimento economico e abitativo la si può evincere da più analisi condotte nel territorio come, a titolo esemplificativo, l’analisi condotta dall’Osservatorio civico sulla casa e la residenza – OCIO, sulle graduatorie dei bandi per l’assegnazione di abitazioni comunali a canone di “social housing” nella Venezia insulare che si allega alla presente interrogazione;
• nelle intenzioni della Giunta, i destinatari di questi alloggi dovevano essere famiglie del “ceto medio”, con redditi troppo alti per l’accesso all’ERP, ma che non in grado di pagare i prezzi degli affitti del libero mercato. In realtà dei 326 richiedenti, 55 sono stati esclusi per ISEE inferiore a 8.000 euro, limite minimo fissato per la partecipazione al bando;
• tra i 243 nuclei ammessi alle graduatorie, ben 171 - circa il 70% - hanno ottenuto punteggio per ISEE inferiore a 15.000 euro, una situazione economica modesta, non certo da “ceto medio” e sicuramente compatibile con l’assegnazione di un alloggio di ERP. Questa diffusa insufficienza economica è ancora più rilevante tra i 57 potenziali assegnatari degli alloggi, infatti, tra questi, 53 hanno un’ISEE compresa tra 8.000 e i 15.000 euro.

TUTTO QUANTO PREMESSO E CONSIDERATO SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA PER:

• invitare l’Amministrazione comunale a emanare al più presto nuovo bando ERP per dare la possibilità a chi ha visto peggiorare la propria condizione economica e abitativa in questi ultimi due anni (anche alle famiglie già in graduatoria) di concorrere per l’assegnazione di un’abitazione pubblica con canoni sostenibili.