Interrogazione nr. d'ordine 505

Logo Tutta la Città Insieme   Giovanni Andrea Martini
Nr. d'ordine: 505
Data pubblicazione: 31-01-2022
Data scadenza: 12-03-2022 (pre rinvio dei termini 02-03-2022)
Proponente: Giovanni Andrea Martini
Referente: Assessore Renato Boraso
Tipo risposta richiesta: scritta (dal 13-03-2022 in Consiglio)
Oggetto: Trasporto Pubblico Locale nel Bacino di Venezia: quale futuro?
Oggetto: Trasporto Pubblico Locale nel Bacino di Venezia: quale futuro?
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che

  • Dalla stampa locale del 4 settembre 2021 si apprende che gli assessori del Comune di Venezia Boraso (Mobilità e Trasporti) e Zuin (Bilancio e Società Partecipate), hanno dichiarato testualmente che “ACTV deve restare pubblica e non deve essere perso un solo posto di lavoro”.
  • A conferma di ciò, gli assessori Boraso e Zuin avrebbero mostrato documenti pubblicati a cavallo tra giugno e luglio 2021 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, attestanti l’avvio della procedura per il riaffido diretto dei servizi di trasporto pubblico per il Comune di Venezia, il Comune di Chioggia e la Città Metropolitana, attraverso la gestione in house alle controllate comunali AVM/ACTV.
  • In data 24.6.2021 l’Assemblea dell'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale (composta dal Comune di Venezia, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Chioggia), ha dato mandato agli uffici competenti di pubblicare l'avviso preventivo, così come previsto dall'art. 7 del Regolamento n. 1370 del 2007, nel quale viene sostanzialmente affermata la volontà di procedere al rinnovo dell'affidamento in “house” alla Società AVM per un periodo di anni nove (9) del Servizio di Trasporto Pubblico Locale del Comune di Venezia, del Comune di Chioggia e del servizio extra urbano della Città Metropolitana di Venezia.

Premesso anche che

  • Attualmente, le procedure di individuazione del contraente per la stipula di un contratto di servizio pubblico per la concessione di una rete di trasporto pubblico locale sono disciplinate dal Regolamento UE n. 1370/2007, dal Dl. n. 179/2012 e dalla deliberazione ART n. 154/2019.
  • Il Regolamento UE .1370/2007 (art. 7, par. 2) fa salva la facoltà delle autorità competenti di gestire i servizi in concessione mediante un operatore interno, quale è qualificato AVM s.p.a./ACTV s.p.a., prevedendo, a tal fine, la pubblicazione di un avviso di preinformazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea almeno un anno prima dell’aggiudicazione diretta del contratto, contenente almeno le seguenti informazioni:
    • nome e indirizzo dell’autorità competente;
    • tipo di aggiudicazione previsto;
    • servizi e territori potenzialmente interessati dall’aggiudicazione;
    • data d'inizio e durata previste del contratto di servizio pubblico;
    • seppure con la facoltà di rettifica, successivamente alla pubblicazione, senza pregiudizio per l’aggiudicazione, e fatta salva la facoltà per le parti eventualmente interessate di ricevere la motivazione della decisione.
  • Dalla consultazione del sito web https://ted.europa.eu risulta che nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea S 124 del 30.06.2021 sia stato pubblicato l’avviso di preinformazione 2021/S 124-329740 da parte del Comune di Venezia (ufficio periferico dell’ente di Governo del Trasporto pubblico locale del Bacino Veneziano) relativo all’aggiudicazione diretta ad un operatore interno (art. 5, par. 2, del regolamento (UE) n. 1370/2007), altrimenti detta “in house providing”, per nove anni, del servizio di propria competenza, ossia del servizio di trasporto pubblico locale di persone automobilistico, tranviario, funicolare e lagunare, con una produzione annua stimata nei seguenti termini:
    • servizio automobilistico km 10.700.000,
    • servizio tranviario km 1.320.372,
    • servizio di funicolare km 58.000,
    • servizio lagunare ore moto 337.775;
    • per un valore annuo stimato, IVA esclusa, pari a 168.000.000 euro;

Considerato che

  • L’adempimento di pubblicazione risulta in ritardo per quanto riguarda la Città Metropolitana di Venezia.
  • Dal sito dell’Ente di governo del TPL per il bacino di Venezia, attraverso il sito del Comune di Venezia, non risulta alcun atto formale, che confermi quanto comunicato dagli Assessori e contenuto negli avvisi.
  • Non risulta in particolare adottato alcun atto in adempimento a quanto stabilito dall’art. 2-bis del reg, UE n. 1370/2007, che fa carico all’autorità competente (Ente di Governo TPL) di stabilire le specifiche degli obblighi di servizio pubblico nella prestazione dei servizi di trasporto pubblico di passeggeri, e l'ambito di applicazione di tali obblighi di servizio pubblico.
  • Inoltre, in applicazione della vigente normativa nazionale, non risultano essere stati adottati con alcun atto:
    • la obbligatoria relazione degli enti locali che illustra la scelta della modalità di gestione dei servizi pubblici locali in genere, come previsto dall’art. 34, comma 20, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, da pubblicare sul sito web istituzionale dell’Ente affidante;
    • la relazione di affidamento prevista per i servizi di trasporto pubblico locale dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, di cui alla misura 2, par. 2, dell’Atto di Regolazione approvato con deliberazione n. 154 del 28 novembre 2019, da pubblicare sul sito web istituzionale dell’Ente affidante, e trasmettere contestualmente all’Autorità di Regolazione dei Trasporti ai fini di vigilanza, volta a garantire adeguate condizioni di trasparenza e la valutazione della legittimità delle scelte su cui l’Autorità può formulare osservazioni entro 45 giorni dal ricevimento.

Considerato altresì che

  • la sola pubblicazione dell’avviso di prei-nformazione non fornisce le informazioni necessarie a valutare realmente le intenzioni dell’Amministrazione nel prossimo futuro e per nove anni, almeno in materia di servizi pubblici di trasporto di navigazione.
  • In ordine alla tutela della dimensione pre-pandemica dell’operatore AVM/ACTV, specificata sia in termini occupazionali che in termini di quantità e qualità del servizio offerto, va dettagliata la dimensione dei servizi in affidamento: in particolare, per il servizio di navigazione appare una notevole sottostima della quantità di ore di moto annuali previste, pari a 338.000, inferiore sia a quella dei vigenti contratti di servizio con AVM/ACTV (475.000), sia a quelle riconosciute come servizio minimo dalla Regione Veneto (361.000).
  • Pur considerando i servizi minimi di navigazione in corso di affidamento a mezzo gara indetta ancora nel 2016, pari a 23.000 ore di moto, il totale programmato dal prossimo 01/07/2022 risulta coincidere con la quantità di servizio riconosciuta dalla Regione Veneto (338.000+23.000=361.000), ben lungi dai 475.000 della condizione operativa richiesta dalla domanda consolidata.

Visto che

sono emerse, nel corso del 2021, due maggiori criticità riguardo al TPL:

  • la vertenza che vede da mesi contrapposti azienda e sindacato anche oltre la mera organizzazione del lavoro non trova soluzione;
  • gli aspetti qualitativi e quantitativi dei servizi offerti in particolare nella città di Venezia e nell’ambito lagunare, di preminente interesse anche per tutti i cittadini e i residenti nel Veneto, stante il fatto che Venezia è capoluogo regionale nonché città di servizi culturali, turistici e ricreativi, a prescindere dalla condizione pandemica.

Visto altresì che

si temono:

  • un ridimensionamento drastico del servizio di navigazione per la parte sinora non riconosciuta come servizio minimo dalla Regione Veneto, con cui la rete di base è stata finora integrata, nella forma di servizio aggiuntivo dal Comune di Venezia inserito nello stresso contratto di servizio pubblico e finanziata con i proventi derivanti dal traffico occasionale (dicasi turistico), assoggettato a tariffa ordinaria senza Carta Venezia;
  • una futura programmazione estemporanea, anno per anno, se non addirittura stagionale, a rinforzo della rete di base, sconosciuta nella sua articolazione di dettaglio che, col rigore delle norme europee e nazionali, non verrebbe gestita con la necessaria tempestività per fronteggiare le situazioni di emergenza e senza i necessari preavvisi operativi o contrattuali relativi a varianti qualitative e quantitative del servizio.

Tutto ciò premesso si interroga l’assessore competente per chiedere

1) chiarimenti nel merito della regolare esecuzione dei molteplici adempimenti previsti a tutela contro possibili contestazioni, dato che l’esercizio dei servizi di TPL nel bacino di Venezia rientra nei legittimi interessi di altri operatori nazionali e europei, in particolare:

  • quale atto formale sia stata deciso dall’Ente di Governo il riaffidamento ad AVM/ACTV dei servizi di navigazione nelle modalità e quantità indicate, senza che alcun atto sia stato in precedenza adottato né dal Consiglio Comunale, competente in materia di servizi pubblici, né tanto meno dalla Giunta Comunale;
  • se siano state approvate le specifiche degli obblighi di servizio pubblico nella prestazione dei servizi di trasporto pubblico di passeggeri e l'ambito di applicazione di tali obblighi di servizio pubblico per i servizi da affidare ad AVM/ACTV, previste dall’art. 2-bis del reg, UE n. 1370/2007;
  • se esista la relazione dall’art. 34, comma 20, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, con gli estremi del provvedimento di approvazione, pubblicata sul sito internet dell’ente;
  • se esista la relazione di affidamento prevista dalla misura 2 della deliberazione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 154 del 28 novembre 2019, con gli estremi del provvedimento di approvazione, pubblicata sul sito internet dell’ente.

2) quali servizi di navigazione il Comune intenda riaffidare ad AVM/ACTV per i prossimi nove anni, per giudicare in termini di qualità il servizio di trasporto acqueo che il Comune intende garantire ai propri cittadini e ai visitatori, turisti e non, con eventuali integrazioni della quantità dei servizi minimi regionali tramite lo stanziamento a carico del Fondo Nazionale Trasporti, d’intesa col Governo;

3) qualora tali servizi minimi fossero inferiori a quelli pre-pandemici (anno 2019), con quali modalità e strumenti si intenda far fronte alla prevedibile crescita post pandemica e per gli anni a seguire fino al 2030, se integrando il contratto di servizio in house riaffidato ad AVM/ACTV o, alternativamente, ai criteri per procedere ad affidamenti di servizi, o parti di servizio, da ripristinare, attraverso affidamenti a imprese private come chiarezza si evince dagli atti del Comune di Venezia di cui in premessa.

 

 

Giovanni Andrea Martini


 
Interrogazione in formato pdf
13-03-2022
Cambio iter per scadenza termini risposta

Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.

02-03-2022
Rinvio dei termini
Torna indietro

Continuando a navigare questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookie Policy