Interrogazione nr. d'ordine 463

Logo Tutta la Città Insieme   Giovanni Andrea Martini
Nr. d'ordine: 463
Data pubblicazione: 17-11-2021
Data scadenza: 27-12-2021 (pre rinvio dei termini 17-12-2021)
Proponente: Giovanni Andrea Martini
Referente: Assessore Massimiliano De Martin
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: Illegale la chiusura di tutto il fronte acqueo del Parco di San Giuliano
Oggetto: Illegale la chiusura di tutto il fronte acqueo del Parco di San Giuliano
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che

  • nel 1990 il Progetto di Mambro ha vinto il bando di concorso internazionale per la progettazione del grande Parco naturale e sociale di S. Giuliano di valenza europea;
  • nel 1996, dopo anni di approfondimenti e progettazioni, il Consiglio Comunale di Venezia ha approvato all’unanimità (D.C.C. 19.1.1996) il Piano Guida del Parco di San Giuliano che progettava in particolare (vedi tavola allegata):
    • la riqualificazione e valorizzazione naturalistica e ambientale di tutta l’area compatibile con l’uso sociale del parco molto sviluppatosi negli anni successivi;
    • l’apertura dalla grande area centrale verso l’affaccio della popolazione a tutto il fronte acqueo per ristabilire il rapporto di Mestre e dell’entroterra con la laguna;
    • la collocazione di pochi limitati e bassi edifici affacciati lungo il perimetro verso il “seno della seppa”, edifici progettati ad ospitare poche decine di imbarcazioni lagunari (inserite su due livelli ai lati del corridoio centrale di accesso) in quantità non in grado di stravolgere l’insieme e l’uso del parco;
    • la collocazione di molte altre imbarcazioni, anche di strutture per imbarcazioni di dimensioni e tipologie superiori, localizzate lungo il Canale Brentella nell’area a sud del Cavalcavia di S.Giuliano-Pili;
  • Nel 1998 la Regione del Veneto (D.G.R. 531 del 23.2.98), per l’approvazione della strumentazione urbanistica comunale, la adegua al livello superiore (P.A.L.A.V.) e inserisce, in applicazione dell’obbligo derivante dall’art. 36 della Legge Regionale n. 61/1985, la prescrizione che “Sono fatte le previsioni del progetto del Parco di S. Giuliano così come approvato con deliberazione di Consiglio Comunale del 31.07.96”;
  • Nel 2004 la Regione approva la successiva Variante al Piano Regolatore per la Terraferma, poi recepita dal PAT come Piano degli Interventi, nel quale l'art. 47 sulle zone a “Verde Urbano Attrezzato” recita: “le zone a V.U.A. sono destinate alla realizzazione del Parco di S.Giuliano” (47.1) (…); “gli interventi di cui al comma precedente sono subordinati all’approvazione, da parte del C.C., di un apposito Programma di Coordinamento che interessi tutte le aree destinate a Verde Urbano Attrezzato individuando (…) ambiti di intervento unitario o comparti”; (47.3.2)(…) “la realizzazione delle opere previste dal programma di coordinamento (…) sarà subordinata all’approvazione da parte del C.C. di specifici Piani Urbanistici Attuativi PUA.”(47.3.3.);
  • Quest’ultima variante all’art. 78, in attuazione alla citata Legge Regionale, precisa che costituisce adeguamento al P.A.L.A.V. e pertanto “ne attua le direttive e ne recepisce le prescrizioni e i vincoli”.

Premesso quindi che

  • Il Piano Guida per il Parco di S. Giuliano (di Di Mambro) è e resta vincolante finché con un eventuale nuovo atto, quale il citato "Programma di Coordinamento", il C.C. non provvederà a individuare un diverso assetto realizzativo per l'intero parco. E' pertanto il Piano Guida ancora il riferimento normativo per l'utilizzazione delle superfici del parco;
  • L’eventuale nuovo “Programma di coodinamento” e i Piani Urbanistici Attuativi dovranno essere compatibili con il PALAV (piano sovraordinato vincolante per il comune) che limita le possibili utilizzazioni ai piani comunali vigenti al momento della sua approvazione (art. 21/a “Aree di interesse paesistico ambientale”) e prevede la “tutela i biotopi esistenti, l’incremento delle quinte arboreo-arbustive e una maggiore articolazione della vegetazione, il ripristino delle ideali condizioni del sistema idrografico nelle aree di affaccio lagunare, prevede che le opere infrastrutturali rilevanti ricadano all’esterno delle aree del parco”, oltre a prescrizioni e vincoli (obbligo) per il mantenimento del profilo dei suoli delle peculiari caratteristiche morfologiche e idrauliche della zona, per la messa a stabile dimora di specie autoctone per una superficie pari a una volta e mezza la superficie di terreno occupata dal nuovo intervento, per l’ esclusione di nuovi insediamenti ricettivi, e pure, per le infrastrutture viarie, energetiche e ferroviarie (…) nonché per le strutture connesse, deve essere presentato, contestualmente al progetto di costruzione, un apposito studio che, oltre a quanto previsto ai sensi dell'articolo 54 delle presenti norme, verifichi l'impossibilità di individuare tracciati ricadenti all'esterno delle aree di cui al presente articolo o dimostri che ogni altra soluzione sarebbe di maggior impatto naturalistico-ambientale.

Considerato invece che:

  • A fronte del Piano Guida e della possibile sua variazione consentita dalle norme comunali vigenti (per mezzo del "piano di coordinamento" riguardante anche questo l'intera area destinata al parco di S. Giuliano), oltre che dei conseguenti PUA che comprendono la pubblicazione/informazione e la possibilità di osservazioni per i cittadini, sono in corso opere quali quelle per i "grandi eventi" e il Polo nautico concepite in modo estemporaneo e prive di correlazione con un disegno unitario di parco;
  • Altri progetti sono stati avviati dalla presente Amministrazione (interscambio merci/trasportatori, terminal) sempre con analoghe modalità e peraltro pure al di fuori delle destinazioni d'uso consentite;
  • Altri progetti si vogliono avviare per realizzare terminal terra acqua in zona Pili e S.Giuliano in alternativa a quelli previsti dalle norme urbanistiche vigenti a Tessera e a Fusina;
  • Con grave contraddizione giuridica sulla legittimità e sulla funzionalità del Parco, la Relazione Generale dell’Accordo di programma per il progetto generale di riqualificazione (adottata dalla Giunta Comunale il 7.11.2019 e approvata il 6.2.2020) afferma che “gli interventi consentono agli utenti del Parco di utilizzare alla fine tutto il fronte acqueo come previsto dal Piano Guida”, mentre nella Relazione Tecnica Generale sul Riordino del Polo Nautico già approvata in precedenza con la Delibera di giunta Comunale del 3.10.2019 si afferma che “sono venute meno le condizioni economiche per dare seguito al progetto originario che prevedeva la ricollocazione delle attività nautiche lungo il versante nod-est del parco in affaccio sul seno della sepa” e usando rilevanti finanziamenti del governo nazionale e dell’Europa è stato progettato un enorme sovradimensionamento edilizio e per lo stazionamento di imbarcazioni, che riduce la disponibilità della superficie del parco degli utenti del parco e ne limita drasticamente l’affaccio verso la laguna confinandoli sulla residuale parte della riva sud-orientale (vedi planimetria dei piazzali di rimessaggio, di banchine, di pontili e di edifici per il centro nautico).

Tutto ciò premesso, si interroga l’assessore competente per sapere

quali iniziative urgenti la Giunta intende avviare per uscire dalla situazione di illegittimità e di grave impedimento/penalizzazione ai cittadini utenti per l’uso del parco e per l’impossibilità di affacciarsi alla laguna lungo l’intero fronte acqueo.

 

Giovanni Andrea Martini


 
Interrogazione in formato pdf
23-12-2021
Risposta
17-12-2021
Rinvio dei termini
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