Interrogazione nr. d'ordine 453
Sara Visman
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che
AVM S.p.a., società del Comune di Venezia, è titolare dei contratti di servizio per il TPL per il territorio comunale e della Città metropolitana e gestisce il servizio di trasporto pubblicoattraverso la sua società controllata Actv S.p.A.
Sulla pagina on-line del sito di AVM dedicata ad Actv, sotto la sezione “servizio al cliente-oggett irinvenuti”, si indirizzano gli utenti per informazioni, nel caso di smarrimento di un oggetto a bordo dei mezzi di navigazione/terraferma, al deposito Actv di via Martiri a Mestre con orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00 specificando inoltre che gli oggetti, dopo 7 giorni dal ritrovamento, vengono recapitati all'ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Venezia, Ca' Farsetti con orario di apertura al pubblico da lunedì a venerdì dalleore 9.00 alle ore 13.00.
considerato che
Il territorio del Comune di Venezia è caratterizzato da un sistema di TPL molto articolato ossia da un servizio automobilistico e da uno di navigazione; quest’ultimo riguarda la maggioranza della mobilità in Venezia città e isole, in generale, all’interno dell’ambito lagunare;
ritenuto che
per la particolare caratteristica morfologica e le distanze tra i luoghi all’interno della laguna, sia essenziale avere, dove necessario, servizi al cliente di prossimità;
preso atto che
oltre alla scelta di chiudere l’ufficio adibito al recupero degli oggetti smarriti nei mezzi di navigazione presso piazzale Roma e il suo trasferimento a Mestre, trascorsi i 7 giorni glioggetti rinvenuti non vengono più trasferiti a Ca’ Farsetti (some riportato in premessa), ma al Municipio di Mestre di Via Palazzo;
ritenuto anche che
questa scelta dell’azienda va a creare un grave disservizio verso l’utenza fruitrice dei mezzi di navigazione: residenti, pendolari, scolaresche e tantissimi turisti che si trovano nella condizione di dover necessariamente "pellegrinare" a Mestre per recuperare un qualsiasi giubbino, zainetto, ombrello, cellulare o borsa che siano stati smarriti e rinvenuti in battello (anche nello stesso giorno);
si chiede all’Assessore
se è a conoscenza di tali circostanze
se convenga sul fatto che queste scelte, dettate forse alla ricerca di un risparmio sui costi di gestione, stiano creando un grande disagio, in particolare ai residenti, i quali devono confrontarsi con queste situazioni tutti i giorni, ma anche per tutti i fruitori di un servizio pubblico dentro la città di Venezia che si vedono dirottati su uffici di un’altra città.
se convenga sul fatto che sia opportuno e urgente ripristinare l’ufficio oggetti rinvenuti sui mezzi di navigazione a Venezia e con successivo trasporto a Ca’ Farsetti come era in origine;
se ha intenzione di portare questa istanza a chi di competenza in Actv/AVM, società che stanno svolgendo un servizio pubblico, sovvenzionato con soldi pubblici