Interrogazione nr. d'ordine 429

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Nr. d'ordine: 429
Data pubblicazione: 18-10-2021
Data scadenza: 17-11-2021
Proponente: Monica Sambo
Altri firmatari: Emanuele Rosteghin, Alessandro Baglioni, Pier Paolo Baretta, Alberto Fantuzzo, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi, Emanuela Zanatta
Referente: Assessore Simone Venturini
Tipo risposta richiesta: in Commissione
Assemblea competente: VII Commissione
Oggetto: Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare: è stata persa un’occasione.
Oggetto: Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare: è stata persa un’occasione.
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
 

Premesso che:

  • la legge Finanziaria 2020 aveva previsto il finanziamento nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare”, finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un'ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall'Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City);
  • le procedure per poter accedere ai finanziamenti previsti per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, una volta acquisito il parere della Conferenza Unificata il 6 agosto del 2020, sono state approvate con il Decreto Interministeriale n. 395 del 16 settembre 2020 che ha definito appunto i termini, i contenuti e le modalità di presentazione delle proposte, corredate dal relativo crono-programma di attuazione, che gli Enti eleggibili a finanziamento dovevano trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché i tempi e le relative modalità di erogazione, e, infine, i criteri per la valutazione delle proposte da parte dell'Alta Commissione;
  • In base al decreto i beneficiari del programma erano : • Regioni; • Città metropolitane; • Comuni sede di città metropolitane; • Comuni capoluoghi di provincia; • Città di Aosta; • Comuni con più di 60.000 abitanti;
  • Il decreto precisava che gli interventi proposti dovevano essere riconducibili alle seguenti linee principali d’azione:
  1. a. riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
  2. b. rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
  3. c. miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
  4. d. rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
  5. e. individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione;
  • veniva inoltre precisato che tutti i soggetti potevano presentare fino a 3 proposte per un massimo finanziabile di 15 milioni di euro a proposta e le attività potevano essere realizzate anche attraverso soggetti attuatori, individuati dalle amministrazioni proponenti;
  • le risorse messe a disposizione per il programma sono state aumentate fino a 3,2 miliardi di euro di cui 2,8 miliardi nel PNRR M5C2, oltre a circa 400 milioni di risorse nazionali;
  • In data 21 settembre l'Anci con una nota informa i Comuni” che i progetti dovranno essere presentati entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando che avverrà indicativamente la prima decade di ottobre così da poter avere un parco progetti entro fine anno”. Comunicazione che seguiva l'approvazione del Decreto Interministeriale n. 395 del 16 settembre 2020 che definiva appunto i termini, i contenuti e le modalità di presentazione delle proposte, corredate dal relativo crono-programma di attuazione, che gli enti eleggibili a finanziamento dovevano trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché i tempi e le relative modalità di erogazione, e, infine, i criteri per la valutazione delle proposte da parte dell'Alta Commissione;
  • Il decreto Interministeriale n.395 del 16 settembre 2020 veniva pubblicato in G.U. Il 16/11/2020 e di conseguenza i progetti dovevano essere presentati entro il 16 marzo 2021;
  • il percorso della Città Metropolitana per partecipare al programma e accedere alla possibilità di presentare progetti per un massimo di 90 milioni di euro, di cui 45 milioni come Città Metropolitana e 45 milioni come Comune di Venezia è riscontrabile attraverso gli Atti amministrativi approvati per partecipare al bando e la graduatoria degli interventi ammessi pubblicata in data 27 luglio 2021;
  • la Città metropolitana ha nominato il Responsabile del procedimento in data 10 febbraio 2021, nonostante il primo termine di scadenza per la registrazione degli Enti interessati al bando fosse indicato per il 16 gennaio 2021 e l'Anci avesse invitato gli Enti Locali ad attivarsi fin dal mese di Settembre 2020;
  • pare che solo nel mese di Gennaio 2021, siano state inviate lettere chiedendo ai Comuni del territorio metropolitano di proporre progetti finanziabili attraverso i fondi a valere sul bando “Qualità dell’abitare” e che con con nota del 19 febbraio 2021 sia stato chiesto ai Comuni di proporre i progetti entro il 21 febbraio 2021 (entro due giorni) per esaminare i progetti;
  • In data 15 marzo 2021 un giorno prima della scadenza fissata dal bando il Sindaco Metropolitano con decreto n. 26 approvava progetti per complessivi 60 milioni di euro che coinvolgono i comuni di Cavarzere, Ceggia, Dolo, Fossò, Jesolo, Marcon, Pianiga, San Donà di Piave, Stra, Mirano;
  • la graduatoria completa delle domande è stata pubblicata il 27 luglio 2021 e dalla stessa si poteva evincere appunto che la Città Metropolitana di Venezia risultava in graduatoria con due domande ammesse. Nella graduatoria finale (271 domande ammesse) la Città Metropolitana risultava al n.87 per euro 14975610 ed al n.197 per euro 13290760. Una delle proposte e precisamente quella che interessava il Comune di Mirano non risulta in graduatoria, probabilmente perché riguardava un complesso scolastico e non la qualità dell’abitare.

Considerato che

  • questo bando rappresenta per Città Metropolitana di Venezia e Comune di Venezia un'occasione, forse unica, per poter dare risposte a fondamentali bisogni dei cittadini, come quello della casa, di nuove strutture sociali, di città più sostenibili, ma a fronte della possibilità di presentare progetti e proposte per un importo di 90 milioni ne sono state presentate solo per 60;
  • dei 45 milioni ottenuti, 30 sono destinati ai Progetti della Città Metropolitana e 15 a quelli del Comune di Venezia;
  • altre Città Metropolitane, come Firenze, Milano, Torino, Genova, Bari, sono riuscite a presentare, assieme al Comune Capoluogo, proposte per tutti i 90 milioni messi a disposizione mentre Messina e Bologna sono state ammesse per 75 milioni.
  • Il Comune di Venezia ha richiesto un solo finanziamento di 15 milioni su 45 che avrebbe potuto ottenere da bando. Il predetto finanziamento è stato ammesso con riserva.
  • La città metropolitana di Venezia ha presentato 3 progetti di cui uno non ammesso, uno ammesso con riserva, e uno finanziato.
  • L’occasione persa dal Comune di Venezia diventa ancor più evidente se confrontata con le Città del Veneto con oltre 60000 abitanti: Belluno e Padova hanno presentato proposte per 45 milioni; Verona e Vicenza hanno ottenuto finanziamenti per 30 milioni; La stessa Regione Veneto per 45 milioni.

TUTTO CIO' PREMESSO SI INTERROGA LA GIUNTA COMUNALE PE SAPERE:

  • per quale ragione il Comune di Venezia ha presentato un solo progetto su tre , potendo usufruire di soli 15 milioni di euro su un totale di 45 milioni;
  • se intenda aprire una fase di confronto con i territori interessati agli interventi approvati dal bando Programma Qualità dell’abitare (PINQUA).
Monica Sambo

Emanuele Rosteghin
Alessandro Baglioni
Pier Paolo Baretta
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Emanuela Zanatta

 
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