Interrogazione nr. d'ordine 415
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che:
all’angolo fra Viale San Marco e Via Sansovino, in area ex ENEL, era stato avviato un cantiere di notevoli dimensioni per la realizzazione di un centinaio di appartamenti, con un investimento iniziale di 12 milioni di euro; nell’ex centrale elettrica era inoltre prevista la realizzazione di “loft di lusso, uffici e negozi”
il 30 gennaio 2018, il Tribunale di Verona dichiarava tuttavia il fallimento della società costruttrice Protec Iniziative Immobiliari, con la conseguente interruzione di ogni attività edilizia (che di fatto risultava sospesa già dal 2015) e la nomina di un curatore fallimentare nella persona dell’avv. Luca Andretta del Foro di Verona;
Considerato che:
i residenti nei condomini vicini o adiacenti segnalano da tempo come, in conseguenza dello stato di abbandono di un’area così vasta e mal recintata, all’interno della medesima si stanno moltiplicando le presenze – prevalentemente notturne - di non meglio identificati soggetti che hanno anche creato un allacciamento abusivo alla corrente elettrica, bruciano cartone e materiali isolanti altamente infiammabili per cucinare in assenza delle benché minime condizioni di sicurezza, generano una cospicua produzione di rifiuti che si accumulano all’interno e all’esterno dello stabile, favorendo la proliferazione di ratti e altri parassiti, sono all’origine di risse e schiamazzi notturni nonché fonte di preoccupazione permanente in un quartiere che non aveva mai conosciuto questo tipo di problemi;
sul posto sono meritoriamente intervenuti a più riprese sia la Polizia di Stato sia la Polizia Municipale, accertando la presenza di droghe (leggere e pesanti) e identificando soggetti pregiudicati per reati che vanno dalla violenza sessuale ai maltrattamenti famigliari, dalla truffa alla rissa; l’intervento più recente, che risale al giugno 2020 e faceva seguito all'esposto firmato da 120 cittadine e cittadini, aveva anche portato alla formalizzazione di una denuncia per invasione di terreni ed edifici a carico di sette persone;
Considerando anche che:
il Comandante della Polizia Municipale, secondo quanto riportato dal Gazzettino del 26 luglio 2018, si era impegnato a chiedere “un incontro con la proprietà o il curatore per la predisposizione di un piano per la messa in sicurezza dell’area, la chiusura degli accessi e per ottenere le autorizzazioni per i controlli all’interno da parte della polizia locale, trattandosi di un’area privata”;
nonostante gli interventi e le dichiarazioni di cui sopra, la situazione pare essersi aggravata nelle ultime settimane, come testimoniato dai residenti delle vie adiacenti al telegiornale di Antenna Tre dell’11 ottobre; in particolare, la recinzione esterna appare risibile e di facile attraversamento come dimostrato dai varchi aperti in più punti, e la frequentazione dei luoghi da parte di soggetti a volte malintenzionati è in aumento;
SI INTERROGA l’Assessore alla sicurezza per sapere:
Cosa intende fare, per la parte di sua competenza e garantendo il necessario coordinamento con il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mestre, al fine di dare risposta alle legittime preoccupazioni dei residenti, che chiedono di affrontare in maniera strutturale e non episodica i problemi di igiene, sicurezza e ordine pubblico qui rappresentati;
Se l’amministrazione comunale ha preso contatto con il curatore fallimentare per imporre la messa in sicurezza dei luoghi e la chiusura degli accessi, come a suo tempo dichiarato dal Comandante della Polizia Municipale, e con quale esito
Se il curatore fallimentare o altri soggetti sono stati resi edotti del furto di energia elettrica perpetrato all'interno dell'area in oggetto, fermo restando che trattasi di reato perseguibile anche d'ufficio.
Risposta in Consiglio comunale
Cambio iter per scadenza termini risposta
Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.