Interrogazione nr. d'ordine 365
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che:
in data 2 marzo 2021, su proposta del sindaco, la Giunta comunale ha approvato una delibera per la nomina di Morris Ceron a nuovo Direttore Generale del Comune di Venezia e nel comunicato stampa con cui è stata annunciata la nomina, i suoi compiti del vengono riassunti in questi termini: “il Direttore generale sovraintende alla gestione dell’Ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza, secondo le direttive impartite dal sindaco. Inoltre, predispone il Piano esecutivo di gestione, coordina l'attività dei dirigenti e le attività a carattere strategico, sovrintende la programmazione, il controllo degli equilibri finanziari del Comune”; inoltre, “Il nuovo Direttore presiederà il Nucleo di Valutazione, l'organismo cui viene affidato il compito di promuovere, supportare e garantire la validità metodologica dell'intero sistema di misurazione, valutazione e trasparenza della performance” ed è anche “coordinatore della Struttura commissariale per l’emergenza dell’Acqua Alta”
Premesso anche che:
in quanto figura apicale della amministrazione comunale, il Direttore generale è tenuto a conformarsi ai principi che regolano la pubblica amministrazione: legalità, imparzialità, efficienza e trasparenza;
Considerato che:
nei video diffusi da emittenti locali calabresi quali “Catanzaro TV” nonché in “selfies” e foto diffuse dal candidato alle elezioni regionali calabresi Frank Mario Santacroce, il Direttore Generale del Comune di Venezia appare attualmente impegnato nella campagna elettorale per le elezioni amministrative di tale Regione, prestando la sua opera e la sua immagine a favore del partito “Coraggio Italia” in Calabria,
SI INTERROGA l’assessore al personale per sapere
Dal punto di vista amministrativo, se il dott. Morris Ceron si trova attualmente in ferie, in missione o in aspettativa non retribuita;
Sotto il profilo etico e dei principi generali che regolano la pubblica amministrazione, se sia opportuna la sua presenza fisica al fianco di un leader di partito impegnato in una campagna elettorale per le elezioni amministrative in altra Regione italiana, di cui sfugge la pertinenza con l’importante ruolo istituzionale che gli è stato affidato a capo della macchina comunale, e con i livelli retributivi che ne conseguono a carico della collettività.