Interrogazione nr. d'ordine 296

Premesso che

- tutti siamo stati chiamati a sacrifici e restrizioni, anche fisiche, in questi quasi 14 mesi dall'inizio della pandemia in Italia;

- le limitazioni agli spostamententi e le disposizioni di legge sui distanziamenti per limitare i contagi, hanno interessato anche le modalità di comportamento e distanze da tenere a bordo dei mezzi di navigazione del trasporto pubblico locale gestito da ACTV;

- i più penalizzati sono stati quegli utenti che, per varie ragioni, si spostano in entrata o in uscita dalle isole ma, principalmente chi nelle isole, è domiciliato.

- Murano ha visto drasticamente ridimensionare le linee di navigazione che la collegano alle altre destinazioni (in particolare con Piazzale Roma);

- a seguito delle minori entrate, ACTV ha messo in campo azioni di contenimento del bilancio che hanno coinvolto le entrate economiche di maggior parte dei lavoratori e cioè cancellando tutti gli accordi integrativi aziendali di secondo livello e di tutti i relativi atti modificativi e integrativi delle aziende del Gruppo AVM;

- i lavoratori hanno, principalmente per questo motivo, iniziato varie forme di sciopero: una di queste è lo sciopero bianco. Tale sciopero consiste, tra l'altro, nel rimanere rigidamente dentro i limiti di velocità massima consentita nei canali di percorsi dai mezzi di trasporto;

considerato che

- da anni i tempi di percorrenza delle tratte delle varie linee di navigazione rimangono sostanzialmente uguali, con l'impiego della stessa quantità di mezzi per linea ma con l'aggiunta di fermate;

- questa dinamica ha di fatto portato a velocizzare l'andatura dei mezzi per rispettare l'orario previsto;

- anche questa criticità è stata più volte sollevata dai Capitani dei mezzi di ACTV senza successo;

- le tratte che collegano Murano, essendo tratte lunghissime e circolari, sono tra quelle più interessate a tale criticità;

considerato anche che

- lo sciopero bianco sta portando di fatto ad accumuli di ritardo delle tratte lunghe tanto da far saltare tutti gli orari pubblicizzati nei display e nei cartelloni informativi ubicati nei pontili e in internet;

- a Murano, a causa di questi ritardi i mezzi fanno direttamente capolinea alla prima fermata dell'isola (Murano Colonna) senza proseguire per coprire tutte le altre fermate (sei) creando un disagio enorme a tutti i residenti e soprattutto alle persone più fragili e/o con problemi di mobilità;

ritenuto che

- soluzioni tampone come quella di una navetta che colleghi le altre fermate dell'isola senza un criterio di orario efficace a creare una sorta di interscambio, sta ulteriormente aggravando la situazione ed esasperando gli animi dei muranesi i quali, non sono disposti ad accettare ulteriormente di essere trattati come ostaggi nelle contrapposizioni generate dalla crisi aziendale;

preso atto che

- i cittadini si stanno mobilitando raccogliendo firme per evidenziare in modo fermo il disagio che stanno vivendo;

- nella giornata di ieri (5 maggio) ci sono state proteste, da parte di numerosi utenti i quali, rivendicando il loro diritto di ricevere un servizio senza interruzione, si sono rifiutati di scendere dal mezzo di navigazione alla fermata colonna. Ciò ha portato ad un'intervento anche delle forze dell'ordine per cercare di risolvere la situazione;

si chiede con la massima urgenza al Sindaco e agli assessori competenti

1. con quale criterio è stato introdotto l'utilizzo di una navetta che gira l'isola dal momento che chi arriva da Venezia la vede partire prima che il mezzo attracchi alla fermata costringendo l'utente a una lunga attesa per salire sulla successiva e come si intenda ovviare a questo problema
2. se si intenda intervenire, relazionandone l'esito nella Commissione competente, presso l'azienda del trasporto pubblico locale al fine di risolvere questa incresciosa situazione di disservizio che stanno vivendo, in particolar modo, i residenti muranesi e tutti quelli che devono raggiungere l'isola
3. se si ritenga necessario rinforzare le tratte aumentando i mezzi nella misura tale da rispettare i limiti di velocità e contemporaneamente arrivando nell'orario previsto in tutte le fermate o se ci siano altre soluzioni che possano risultare comunque efficaci come ad esempio accorciare le tratte per evitare l'accumulo del ritardo
4. come si intenda risarcire i residenti di questi continui disagi per un servizio, da ricordare, non gratuito nonostante si viva su un'isola, alla luce del fatto che ACTV non sta rispettando un livello di qualità del servizio accettabile e si sta abusando della pazienza di persone che legittimamente chiedono rispetto per le proprie esigenze di mobilità.