Interrogazione nr. d'ordine 270

Premesso che

• nella storia della città di Venezia, l'antica Basilica di San Nicolò del Lido riveste un'importanza fondamentale: essa fu fatta erigere dal doge Domenico Contarini insieme ad un magnifico monastero benedettino tra il 1053 ed il 1064, e, grazie alle sue dimensioni ed alla sua capacità, venne utilizzata per tutti i principali eventi cittadini prima che venisse ultimata la costruzione della basilica di san Marco;
• la basilica nei primi anni del millennio costituì un punto strategico capitale per la nascente potenza della Serenissima: essa fu base di partenza e di rientro della prima e della quarta crociata; nel 1071 vi venne eletto il doge Domenico Selvo e le cronache dell'epoca (la prima testimonianza oculare dell'elezione di un doge giunta sino a noi venne resa proprio nell'antica basilica di san Nicolò) narrano di un'assemblea partecipata da “una innumerevole moltitudine di popolo, praticamente tutta Venezia” [J. J Norwich, “Storia di Venezia”, vol. I, p. 95];

Premesso ancora che

• fino ai primi anni '80, si credeva che dell'antica basilica non restassero che due capitelli veneto-bizantini e qualche patera;
• nel 1982, gli scavi della Soprintendenza Archeologica hanno messo in luce il pavimento mosaicato della Basilica di San Nicolò al Lido, insieme alle fondazioni della navata centrale, della navata sinistra e delle relative absidi nonché le strutture del portico antistante con numerosi loculi;
• il sito archeologico, ed in particolare il mosaico pavimentale, ricco di elementi floreali e geometrici, coevo ai mosaici di Torcello, ha quindi un evidente pregio storico ed artistico;

Considerato che

• gli ultimi interventi per mettere al riparo l'antica navata con il mosaico dalle infiltrazioni d'acqua dal terreno e dal tetto, tra cui un sistema di aspirazione dell'acqua, sembrano risalire al 1993 e da ultimo al 2002;
• Il pavimento con il mosaico si trova un metro più sotto dal piano di calpestìo ed è quindi soggetto ad allagamenti;
• risulta che dal 2002 non siano più stati fatti interventi manutentivi sull'area archeologica e sul mosaico;
• questa importante testimonianza storica e culturale di anni gloriosi della Serenissima sarebbe stata quindi abbandonata all'incuria e, soggetta ad infiltrazioni e aggredita da umidità, salso e muffa, pare trovarsi in gravissimo stato di degrado;
• il mosaico non può più nemmeno essere visitato;

Tutto ciò premesso e considerato,

SI INTERROGANO IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI

per conoscere

• quali siano le reali condizioni attuali di conservazione dell'area archeologica di san Nicolò del Lido di proprietà del Comune;
• in capo a chi sia la responsabilità dell'area archeologica e del pavimento mosaicato, trattandosi di beni culturali e di area vincolata di proprietà pubblica;
• quali azioni abbiano intrapreso per informare la Soprintendenza sullo stato di conservazione del sito e del mosaico;
• quali azioni stiano facendo o intendano fare per avviare in tempi rapidi i lavori di restauro e manutenzione del pavimento a mosaico e dell'area archeologica di San Nicolò del Lido;
• se e con quali modalità intendano rendere visitabili il mosaico e l'area delle fondazioni della prima basilica di San Nicolò del Lido;
• se intendano fare quanto in loro potere per coinvolgere anche altri enti o soggetti interessati, pubblici o privati, in programmi di manutenzione, conservazione e valorizzazione a fini culturali di una testimonianza storica così importante per Venezia e quali siano questi programmi.