Interrogazione nr. d'ordine 240
Giovanni Andrea Martini
Tipo di risposta richiesto: scritta
PREMESSO CHE
- il progetto di sezione a differenziazione didattica Montessori nasce a Venezia su proposta di un gruppo di genitori e appassionati del metodo che, sei anni fa, si è costituito in forma di Associazione di Promozione Sociale;
- Il fine del progetto è di permettere ai bambini, grazie alla pedagogia Montessori, di raggiungere atteggiamenti positivi verso l’apprendimento e il possesso di adeguate competenze sociali, nel rispetto degli orientamenti e della Convenzione tra Opera Nazionale Montessori e MIUR;
- il progetto ha trovato attuazione all'interno dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri, alla scuola primaria Renier Michiel;
- la realizzazione della sezione Montessori all'interno di una scuola pubblica è stata di non facile realizzazione, ma, con un grande impegno e grazie alle erogazioni liberali di alcuni anonimi benefattori, i promotori sono riusciti a creare una diversa offerta formativa accessibile a tutti, il cui valore, qualità e importanza sono stati percepiti anche dalla Regione Veneto e dall'Amministrazione comunale;
- il Comune di Venezia ha contribuito alla formazione della sezione Montessoriana, finanziando l'acquisto degli arredi specifici per gli ambienti Montessori;
- a tutt'oggi le classi attivate alla Renier Michiel sono quattro, dalla prima alla quarta elementare, per un totale di 64 famiglie coinvolte.
CONSIDERATO CHE
- per l'anno scolastico 2021/2022 la scuola Renier Michiel riesce ad attivare una classe a tempo pieno a indirizzo curriculare;
- la mancata formazione di una prima Montessori minerebbe il futuro del progetto nel suo complesso, interrompendo la continutià didattica.
VISTO CHE
- risultano esserci comunque un certo numero di iscritti anche per la Sezione Montessori, solo che non raggiungono finora il numero minimo per l'attivazione di una classe;
- per garantire la continuità didattica Montessori e la prosecuzione del progetto per gli anni a venire, la dirigenza scolastica ha proposto di trasferire l'intera Sezione al plesso Palladio/Duca d'Aosta sull'isola della Giudecca, attualmente sottoutilizzato;
- lo spostamento della sezione Montessori alla Giudecca contribuirebbe a rilanciare il plesso Palladio/Duca d'Aosta, con le ricadute positive che ciò comporterebbe sul tessuto sociale, e porterebbe un valore aggiunto all'offerta didattica dell'isola;
- la scelta permetterebbe anche di valorizzare gli investimenti compiuti dall'Amministrazione comunale negli ultimi anni, che hanno consentito l'acquisto del materiale didattico Montessori;
- tale proposta è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza dei genitori delle classi avviate ed è stata approvata dagli organi collegiali dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri, ovvero il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto.
VISTO ALTRESI' CHE
alcune famiglie coinvolte non trovano la soluzione Giudecca confacente e ritengono fondamentale che le classi rimangano alla Renier Michiel.
SI INTERROGANO IL SINDACO E L'ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE SE
1. intendano interessarsi alla problematica in modo costruttivo e propositivo, per cercare di garantire la prosecuzione del progetto montessoriano;
2. intendano rendere attuabile la soluzione proposta dalla dirigenza scolastica e salutata con favore dalla maggioranza degli attori coinvolti, ossia lo spostamento della Sezione Montessori al plesso Palladio/Duca d'Aosta, oppure individuare una soluzione terza che possa andar bene anche alle famiglie che si oppongono al trasferimento, nell'ottica però di garantire la continuazione del progetto nel suo complesso;
3. intendano considerare le difficoltà della sezione Montessori all'interno del più ampio contesto veneziano - in cui, a seconda degli anni scolastici e degli Istituti comprensivi, non c'è un'uniformità nelle iscrizioni scolastiche e si creano dunque situazioni sbilanciate nella formazione delle classi, che risultano a volte troppo numerose e altre troppo esigue – e lavorare, in seno alla Commissione consiliare competente, a strategie che permettano di ovviare a tali problematiche e uscire dalla logica di intervento emergenziale o puntuale.
Gianfranco Bettin