Interrogazione nr. d'ordine 1318
Marco Gasparinetti
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Tipo di risposta richiesto: in commissione VII Patrimonio e VIII bilancio.
Premesso:
che la Direzione Patrimonio del Comune di Venezia dispone di alcuni locali al piano terra della sede comunale di Ca' Loredan a Venezia, la cui concessione e gestione è stata affidata dal 2003 al CRAL del Comune di Venezia;
che con deliberazione di Giunta Comunale n. 307 del 9.10.2019 tale concessione è stata rinnovata per 4 anni, con ulteriore proroga di 1 anno (Determinazione dirigenziale n. 2146 del 31/10/2025 Fascicolo N.50/23/2018 - (PDD) n. 2335 del 30/10/2025);
che attualmente la gestione della attività viene svolta dalla ditta "Ae Botti Rialto s.n.c. di Davide Comin &C” ora “Ae Botti Rialto s.n.c. di Claudio Silvestro &C.", individuata attraverso avviso pubblico del CRAL;
che il CRAL versa per tale concessione al Patrimonio comunale la somma annua di € 5.530,00 annui + € 1.680,00 per le utenze, mentre ottiene dalla ditta affidataria la somma di € 19.200,00;
che risulta opinabile il motivo per cui una associazione senza fini di lucro debba in questo modo ottenere una consistente plusvalenza economica, pari alla differenza fra i 5.530,00 + 1.680,00 euro pagati al Comune e i 19.200,00 euro richiesti alla ditta affidataria,
e considerato anche:
che il Comune eroga a fondo perduto ogni anno 10.330,00 euro al CRAL in questione;
che in relazione all'imminente scadenza della concessione del bar interno al piano terra di Ca' Loredan, con nota P.G. n. 544299 del 14.10.2025 inviata al Sig. Sindaco e al Direttore Generale, 140 dipendenti comunali hanno raccolto le firme contro la chiusura del bar “Ae Botti Rialto";
considerato:
che negli ultimi anni la frequentazione dei palazzi comunali di Ca' Loredan e Ca' Farsetti risulta notevolmente ridotta a causa della diminuzione del personale e delle nuove modalità di lavoro da remoto sia da parte del personale che degli amministratori e consiglieri comunali, con conseguente calo della attività e quindi degli introiti del bar;
che tale condizione probabilmente non viene completamente verificata e compresa dal CRAL, il cui direttivo è composto per la più parte da soggetti in quiescenza;
che la situazione sopra esposta genera grave difficoltà nel riuscire a fronteggiare i costi a carico della ditta affidataria, provocando il rischio attuale e concreto di impossibilità nel continuare a svolgere l'attività, recando così un disservizio per i dipendenti e per tutti i fruitori della sede comunale;
valutata l'importanza e l'interesse per l’Amministrazione Comunale a garantire continuità a questo che può considerarsi un servizio di welfare aziendale;
interroga il Sindaco e l'assessore competente per sapere se intendano adoperarsi per:
mettere a gara la gestione del bar del Comune senza l'intermediazione del CRAL affidandola a soggetto che, previo espletamento del bando di gara, possa in tale modo garantire la ripresa o la prosecuzione del servizio;
in subordine, imporre al CRAL una riduzione del canone nei confronti della ditta affidataria, che consenta la sopravvivenza del servizio bar, attualmente compromessa dallo squilibrio tra entrate e costi di gestione.
Gianfranco Bettin
Cecilia Tonon
Sara Visman
Città di Venezia