Interrogazione nr. d'ordine 1190
Gianfranco Bettin
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso:
- che malgrado si fosse impegnata, insieme al Comune, a mantenere l’alloggio e comunque a trovare una soluzione adeguata per i residenti negli appartamenti presenti nel compendio denominato “Ex caserma ‘Giovanni Sanguinetti’ già Scuola di San Pietro Apostolo di Venezia e aree esterne” a Castello, Venezia, l’Agenzia del Demanio, che lo gestisce per conto dello Stato che ne è proprietario, ha inviato un avviso di sfratto agli otto nuclei familiari che da decenni vi risiedono;
- che entro 180 giorni i residenti devono lasciare le loro case e se ciò non dovesse avvenire, “si procederà allo sfratto forzoso con l’ausilio della Forza Pubblica”;
- che il motivo ufficiale è che si intenderebbe “tutelare precipuamente la pubblica incolumità ed evitare eventuali danni a persone e/o cose cagionate dall’attuale stato conservativo dell’immobile”;
- che tale forzatura contrasta con gli impegni assunti a suo tempo, che hanno coinvolto lo stesso Comune di Venezia, nell’intento di garantire il diritto alla casa delle famiglie residenti pur procedendo alla messa in sicurezza del compendio;
- che la svolta drastica che l’Agenzia del Demanio sta imprimendo alla vicenda, con questi avvisi di sfratto, mostra un cambio di strategia, a danno degli abitanti, e fa pensare che si stiano materializzando i timori di chi vede nello sgombero del compendio dalle famiglie un piano o una volontà di realizzarvi una lucrosa operazione speculativa, svuotando ulteriormente la città di residenti e consegnandola alla monocultura turistica;
interroga il Sindaco
per avere un quadro preciso della situazione che si sta creando e per richiedere un immediato intervento dell’amministrazione comunale a tutela dei residenti, anche con la convocazione dell’Agenzia del Demanio in commissione consiliare.