Interrogazione nr. d'ordine 1153
Monica Sambo
Nr. d'ordine: 1153
Data pubblicazione: 10-04-2025
Data scadenza: 10-05-2025
Proponente: Monica Sambo
Altri firmatari: Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi, Gianluca Trabucco, Emanuela Zanatta
Referente: Assessore Laura Besio
Tipo risposta richiesta: in Commissione
Assemblea competente: X Commissione
Oggetto: Riconoscimento e inquadramento professionale degli educatori dell’Area Coesione Sociale
Oggetto: Riconoscimento e inquadramento professionale degli educatori dell’Area Coesione Sociale
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che:
- Il CCNL Funzioni Locali 2019-2021, entrato in vigore il 1° aprile 2023, ha previsto il passaggio dei profili ad esaurimento, tra cui gli educatori professionali socio-pedagogici e socio-sanitari, nell’area delle Elevate Qualificazioni (ex categoria D);
- Il Comune di Venezia ha già avviato le procedure per la progressione verticale degli educatori dei servizi educativi, in applicazione dell’art. 13, comma 5, del suddetto CCNL.
- Tuttavia, tale possibilità non è stata riconosciuta agli educatori in servizio presso l’Area Coesione Sociale, che risultano comunque in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente (Legge 205/2017, cosiddetta “Legge Iori”).
Considerato che:
- Il personale in questione è impiegato con ruoli e mansioni equivalenti a quelle già riconosciute come proprie del profilo dell’educatore professionale.
- il 27 marzo 2025 il Comune alla presenza delle organizzazioni sindacali ha esplicitamente negato il riconoscimento della loro figura professionale, e di conseguenza il mancato reinquadramento nell’area delle Elevate Qualificazioni;
- La mancata valorizzazione formale della qualifica professionale può generare disparità di trattamento, demotivazione del personale e discontinuità nei servizi rivolti alla cittadinanza.
- Nel report ministeriale sugli ATS risultano attivi per tutto il Veneto solo 7 educatori professionali, un dato sorprendente e in apparente contraddizione con il fatto che nel solo Comune di Venezia operano oltre 50 educatori (in tutti i settori della coesione sociale) in tale ruolo si pone dunque la questione della corretta rappresentazione e rendicontazione delle professionalità effettivamente impiegate.
Considerato inoltre che
- tali professionisti nelle loro attività attuali firmano addirittura relazioni presso i Tribunali e svolgono altre attività complesse e sottoscritte dagli stessi a titolo di educatore, con tutte le conseguenze relative alle responsabilità ma anche alla valenza di tali atti .
Si interrogano gli assessori competenti per sapere:
- Se siano a conoscenza del mancato riconoscimento del giusto profilo professionale di educatore all’interno dell’Area Coesione Sociale;
- Se il Comune intenda uniformare l’inquadramento degli educatori dell’Area Coesione Sociale agli standard previsti dalla normativa nazionale e dal CCNL;
- Quali motivazioni abbiano portato a tale esclusione dalle procedure di progressione verticale attivate per altri servizi comunali;
- Se sia prevista la convocazione di un tavolo, come richiesto dalla rappresentanza sindacale, per discutere il corretto riconoscimento e inquadramento di tali figure professionali;
- Se e come il Comune di Venezia ha contribuito alla trasmissione dei dati ai fini del report ministeriale per le ATS, e se intenda intervenire per rettificare o aggiornare il numero degli educatori effettivamente impiegati presso i propri servizi.
Monica Sambo
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Gianluca Trabucco
Emanuela Zanatta
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Gianluca Trabucco
Emanuela Zanatta