Interrogazione nr. d'ordine 1152
Monica Sambo
Nr. d'ordine: 1152
Data pubblicazione: 10-04-2025
Data scadenza: 10-05-2025
Proponente: Monica Sambo
Altri firmatari: Alessandro Baglioni, Alberto Fantuzzo, Giuseppe Saccà, Paolo Ticozzi, Gianluca Trabucco, Emanuela Zanatta
Referente: Assessore Simone Venturini
Tipo risposta richiesta: in Commissione
Assemblea competente: III Commissione
Oggetto: Riconoscimento e inquadramento professionale degli educatori dell’Area Coesione Sociale
Oggetto: Riconoscimento e inquadramento professionale degli educatori dell’Area Coesione Sociale
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che:
- Il CCNL Funzioni Locali 2019-2021, entrato in vigore il 1° aprile 2023, ha previsto il passaggio dei profili ad esaurimento, tra cui gli educatori professionali socio-pedagogici e socio-sanitari, nell’area delle Elevate Qualificazioni (ex categoria D);
- Il Comune di Venezia ha già avviato le procedure per la progressione verticale degli educatori dei servizi educativi, in applicazione dell’art. 13, comma 5, del suddetto CCNL.
- Tuttavia, tale possibilità non è stata riconosciuta agli educatori in servizio presso l’Area Coesione Sociale, che risultano comunque in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente (Legge 205/2017, cosiddetta “Legge Iori”).
Considerato che:
- Il personale in questione è impiegato con ruoli e mansioni equivalenti a quelle già riconosciute come proprie del profilo dell’educatore professionale.
- il 27 marzo 2025 il Comune alla presenza delle organizzazioni sindacali ha esplicitamente negato il riconoscimento della loro figura professionale, e di conseguenza il mancato reinquadramento nell’area delle Elevate Qualificazioni;
- La mancata valorizzazione formale della qualifica professionale può generare disparità di trattamento, demotivazione del personale e discontinuità nei servizi rivolti alla cittadinanza.
- Nel report ministeriale sugli ATS risultano attivi per tutto il Veneto solo 7 educatori professionali, un dato sorprendente e in apparente contraddizione con il fatto che nel solo Comune di Venezia operano oltre 50 educatori (in tutti i settori della coesione sociale) in tale ruolo si pone dunque la questione della corretta rappresentazione e rendicontazione delle professionalità effettivamente impiegate.
Considerato inoltre che
- tali professionisti nelle loro attività attuali firmano addirittura relazioni presso i Tribunali e svolgono altre attività complesse e sottoscritte dagli stessi a titolo di educatore, con tutte le conseguenze relative alle responsabilità ma anche alla valenza di tali atti .
Si interrogano gli assessori competenti per sapere:
- Se siano a conoscenza del mancato riconoscimento del giusto profilo professionale di educatore all’interno dell’Area Coesione Sociale;
- Se il Comune intenda uniformare l’inquadramento degli educatori dell’Area Coesione Sociale agli standard previsti dalla normativa nazionale e dal CCNL;
- Quali motivazioni abbiano portato a tale esclusione dalle procedure di progressione verticale attivate per altri servizi comunali;
- Se sia prevista la convocazione di un tavolo, come richiesto dalla rappresentanza sindacale, per discutere il corretto riconoscimento e inquadramento di tali figure professionali;
- Se e come il Comune di Venezia ha contribuito alla trasmissione dei dati ai fini del report ministeriale per le ATS, e se intenda intervenire per rettificare o aggiornare il numero degli educatori effettivamente impiegati presso i propri servizi.
Monica Sambo
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Gianluca Trabucco
Emanuela Zanatta
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Giuseppe Saccà
Paolo Ticozzi
Gianluca Trabucco
Emanuela Zanatta
Città di Venezia