Interrogazione nr. d'ordine 1132

Logo Verde Progressista   Gianfranco Bettin
Nr. d'ordine: 1132
Data pubblicazione: 21-03-2025
Data scadenza: 20-04-2025
Proponente: Gianfranco Bettin
Referente: Sindaco Luigi Brugnaro (dal 24-03-2025 Assessore Massimiliano De Martin)
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: Perché Veritas / Eco+Eco negano i dati richiesti relativi alla provenienza dei rifiuti e dei fanghi conferiti e i dati sui microinquinanti e i fanghi trattati a Fusina?
Oggetto: Perché Veritas / Eco+Eco negano i dati richiesti relativi alla provenienza dei rifiuti e dei fanghi conferiti e i dati sui microinquinanti e i fanghi trattati a Fusina?
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso

che in data 16 gennaio 2025, ai sensi dell’art.43 comma 2 del Testo Unico degli Enti locali (D.lgs. 267/2000) e dell’art. 39 del Regolamento del Comune di Venezia in materia di diritto di accesso, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.197 del 28.9.2017, esecutiva dal 17.10.2017, e in base a quanto previsto dalla Direttiva europea 2003/4/CE e dal D.lgs 195/2000 in materia di accesso del pubblico all’informazione ambientale, ho presentato richiesta di accesso agli atti per ottenere informazioni utili all’espletamento del mio mandato istituzionale relative all’attività sul territorio comunale degli impianti VERITAS Spa / Eco+Eco Srl operanti nel campo del trattamento e smaltimento rifiuti;

che Veritas S.p.A è società a capitale interamente pubblico detenuto da enti locali e svolge molteplici servizi pubblici locali tra i quali in particolare il servizio idrico integrato, il servizio di igiene ambientale negli ambiti territoriali ottimali di riferimento, i servizi cimiteriali, di gestione del verde pubblico, nei territori dei Comuni soci, secondo il modello organizzativo in house providing, nel rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni vigenti in materia;

che Veritas S.p.A. esercita la direzione e il coordinamento di Eco+Eco S.r.l. ai sensi degli articoli 2359, 2497 e seguenti del C.C.;

che sia Veritas S.p.A che Eco+Eco S.r.l. rientrano nella definizione di “autorità pubblica” così come definita all'art. 2 comma 2 lettera c della Direttiva Europea 2003/4/CE in materia di accesso del pubblico all'informazione ambientale, recepita a livello nazionale con D.lgs 195/2005;

che in data 12 marzo 2015, a firma dell’Amministratore delegato Eco+Eco Srl ha dato solo parziale risposta alla richiesta di accesso agli atti;

che, in particolare, sono stati negati:

  • i dati relativi alle schede di omologa rifiuti e fanghi, comprensive delle analisi dei rifiuti destinati a Eco+Eco Srl degli anni 2023/24;
  • ai registri di carico e scarico rifiuti di Eco+Eco Srl degli anni 2023/24, in sostanza, sulla provenienza e natura dei rifiuti conferiti alla società;
  • i dati delle misure in continuo dei microinquinanti organici per gli anni 2022/23/24;
  • i dati relativi alle analisi dei fanghi del depuratore di Fusina (Veritas) per l’anno 2023;

che la motivazione, a nostro parere del tutto pretestuosa, in base alla quale sono stati negati i dati richiesti dichiara che tali dati non sarebbero utili alle “effettive esigenze che mettano in relazione i documenti, di cui si chiede l’ostensione, con questioni poste all’assemblea consiliare”, negando, quindi, incredibilmente, che studiare con attenzione l’attività e l’impatto degli impianti di trattamento e incenerimento presenti sul territorio comunale sulla salute umana e sull’ambiente sia di legittima competenza di un consigliere comunale, con ciò arrogandosi l’Amministratore delegato della società il potere di definire cosa pertenga e cosa no al mandato istituzionale di un consigliere eletto;

interroga il Sindaco

per sapere

se intenda difendere il diritto/dovere di un amministratore di chiedere i dati relativi a questioni che, in tutta evidenza, relative alla salute e all’ambiente, sono di interesse generale e il cui accesso va garantito in piena trasparenza, completezza e tempestività, in mancanza delle quali, data la delicatezza e crucialità dei dati mancanti, ogni preoccupazione rischia di diffondersi, come ogni domanda sulla reale natura del diniego;

se intenda ricordarlo alla Società coinvolta, sottolineando la necessità di corrette relazioni con il consiglio e l’amministrazione comunale;

se intenda, dunque, chiedere che i dati ad oggi negati vengano tempestivamente e pienamente forniti al sottoscritto richiedente.

Gianfranco Bettin


 
Interrogazione in formato pdf
24-03-2025
Delega
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