Interrogazione nr. d'ordine 1123
Paolo Ticozzi
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che:
- La partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Comune è un principio fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni locali;
- Gli istituti di partecipazione, come petizioni, proposte di deliberazioni, istruttorie partecipate e referendum, rappresentano strumenti essenziali per favorire il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni che riguardano il territorio;
- La diffusione delle tecnologie digitali e l'introduzione di strumenti di identità digitale quali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d'Identità Elettronica) consentono oggi una semplificazione dell’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in sicurezza e trasparenza;
Considerato che:
- Attualmente, il Comune di Venezia non dispone di una piattaforma online che permetta la gestione degli istituti di partecipazione in forma digitale;
- La realizzazione di una tale piattaforma permetterebbe ai cittadini di partecipare attivamente ai processi decisionali e amministrativi del Comune in modo più rapido e accessibile;
- L'utilizzo di strumenti digitali garantirebbe una maggiore inclusività e trasparenza, consentendo la partecipazione anche a quei cittadini che, per motivi di tempo o difficoltà logistiche, non possono recarsi fisicamente agli uffici competenti;
Ricordato che:
il Regolamento degli istituti di Partecipazione (articoli 26, 28 e 28bis dello Statuto del Comune di Venezia) ai comma 2 e 3 dell’articolo 5 prevede:
“2. L’Amministrazione Comunale predispone uno spazio web dedicato e attrezzato con programmi applicativi che permettano ai cittadini di essere partecipi a distanza ai processi e alle procedure relative all’utilizzo degli istituti della partecipazione. Lo spazio web dedicato, attraverso le migliori esperienze digitali riconosciute dalla pubblica amministrazione, si propone:
a. la diffusione della cultura della partecipazione;
b. la promozione e l’informazione sui processi partecipativi al fine di
massimizzare il coinvolgimento dei cittadini;
c. il favorire l’accesso ai processi di conoscenza, supporto e adesione agli istituti della partecipazione secondo quanto previsto dall’art. 65 del D. Lgs. 07 marzo 2005 n. 82.
3. L’Amministrazione Comunale predispone un archivio-database per conservare e consultare le iniziative riguardanti gli istituti della partecipazione.”
Evidenziato che:
il Codice dell'amministrazione digitale (Decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005) all’articolo 65 prevede espressamente la validità delle istanze e delle dichiarazioni presentate tramite il sistema pubblico di identità digitale (SPID), la carta d'identità elettronica o la carta nazionale dei servizi;
Sottolineato che:
- il Comune di Milano, sul modello di quello di Barcellona, ha già implementato la piattaforma digitale https://partecipazione.comune.milano.it/ dedicata agli istituti di partecipazione, realizzata peraltro con codice open-source e rilasciato con licenza Creative Commons CC BY-SA 4.0, che ne consente il riutilizzo gratuito;
- L'adozione del medesimo software permetterebbe al Comune di Venezia di attivare rapidamente una piattaforma analoga con costi estremamente ridotti e tempi brevi, massimizzando l'efficienza dell’investimento pubblico;
- Le esperienze positive della Piattaforma Nazionale per i Referendum, che permette la raccolta digitale di firme per referendum popolari a livello nazionale tramite SPID e CIE, hanno dimostrato l’efficacia di strumenti digitali per facilitare la partecipazione democratica;
- Anche la piattaforma per le Iniziative dei Cittadini Europei della Commissione Europea ha ottenuto risultati eccellenti, permettendo ai cittadini dell’Unione di presentare e sostenere iniziative legislative in maniera semplice e sicura, dimostrando come strumenti digitali ben progettati possano rafforzare la democrazia partecipativa;
Ritenuto che:
anche a seguito della pandemia le competenze informatiche delle cittadine e dei cittadini del Comune di Venezia siano aumentate e non si possa più tardare nell’introduzione dell’innovazione e della digitalizzazione anche per quanto riguarda gli istituti di partecipazione;
Tutto ciò premesso e considerato si interrogano il Sindaco e gli assessori competenti se:
- intendano far lavorare l'amministrazione per l'attivazione di una piattaforma online dedicata agli istituti di partecipazione, che consenta ai cittadini di proporre e firmare petizioni, deliberazioni, richieste di istruttorie partecipate, referendum e gli eventuali altri e futuri istituti di partecipazione.
- vogliano auspicabilmente garantire che tale piattaforma sia accessibile tramite SPID e CIE, al fine di assicurare l’identità e la sicurezza degli utenti;
- intandano prendere come riferimento la piattaforma già attivata dal Comune di Milano, sfruttando il codice open-source disponibile con licenza Creative Commons CC BY-SA 4.0 per la sua realizzazione, in modo da ridurre drasticamente i costi di sviluppo e accelerare i tempi di implementazione;
- vogliano promuovere l’uso della piattaforma mediante campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte alle cittadine e ai cittadini, anche attraverso i canali di comunicazione ufficiali del Comune;
- intendano monitorare costantemente il funzionamento della piattaforma, prevedendo la possibilità di aggiornamenti e miglioramenti tecnici per garantire un servizio efficiente e sicuro.
Giuseppe Saccà
Alberto Fantuzzo
Alessandro Baglioni
Emanuele Rosteghin
Gianluca Trabucco
Emanuela Zanatta