Interrogazione nr. d'ordine 1073
Giovanni Andrea Martini
Nr. d'ordine: 1073
Data pubblicazione: 19-11-2024
Data scadenza: 12-01-2025 (pre rinvio dei termini 19-12-2024 - pre sospensione termini 29-12-2024)
Proponente: Giovanni Andrea Martini
Altri firmatari: Gianfranco Bettin
Referente: Sindaco Luigi Brugnaro (dal 19-11-2024 Assessore Massimiliano De Martin)
Tipo risposta richiesta: scritta
Oggetto: Salvaguardia di Venezia e la sua laguna.
Oggetto: Salvaguardia di Venezia e la sua laguna.
Tipo di risposta richiesto: scritta
Tipo di risposta richiesto: scritta
Premesso che:
- Dopo l'uscita di scena del Consorzio Venezia Nuova, si assiste ad un contesto di valutazioni, azioni ed interventi volti a non mettere in discussione l'opera salvifica del Mose. Vengono oscurate le conseguenze del rapido e ravvicinato aumento del livello del mare che renderanno quell'opera alle bocche di porto non solo inutile , ma anche dannosa per l'ecosistema lagunare;
- in una recente pubblicazione " Il Mose: un'opera che non si doveva realizzare" di Armando Danella vengono raccolti una serie di documenti che attraversano l'intera vicenda procedurale del Mose facendo emergere le criticità che minano la sua efficacia. Una documentazione che mette in luce molteplici considerazioni critiche di tipo progettuale, ambientale, procedurale, di costruzione e gestione, nonché una sostanziale sottovalutazione dei principi della idrodinamica e morfodinamica lagunare propri della garanzia del riequilibrio lagunare;
- nella pubblicazione in parola vengono indicati interventi non solo utili ma pressoché obbligatori in relazione al più ravvicinato aumento del livello del mare, interventi peraltro già delineati dal Comune di Venezia e respinti dall'allora governo Prodi nel 2006;
Considerato che:
- Tali interventi si sostanziano nel:
- recupero altimetrico rendendo possibili sollevamenti puntuali e di porzione del territorio urbano e lagunare attraverso l'immissione di fluidi su strati profondi del sottosuolo;
- ridurre permanentemente gli scambi mare laguna con un incremento delle resistenze idrauliche al flusso delle maree attraverso le bocche- separare la logica degli interventi per la difesa dalle acque medio alte (110 cm./140 cm.) da quella dei provvedimenti necessari per la difesa dalle acque alte eccezionali ( oltre i 140 cm.)-riduzioni delle sezioni delle bocche di porto con rialzo dei fondali, opere trasversali fisse e removibili stagionali, prolungamento dei moli;
- riprendere in città il progetto integrato rii con l'insediamento delle "macroinsulae";
- aprire le valli da pesca alla libera espansione delle maree.
Visto che:
- Tali interventi evitano di chiudere le bocche per le maree medio alte che sono quelle di maggiore frequenza assicurando un beneficio per l'impatto in città, per l'equilibrio lagunare e per le attività portuali;
- per la difesa delle acque alte eccezionali queste potranno ancora essere controllate operando con sbarramenti manovrabili ( tipo paratoie a gravità montate su pontoni sommergibili) ma su sezioni sensibilmente più ristrette e con riduzione dei costi di manutenzione e gestione.
Si interroga il Sindaco per sapere:
Se intenda inserire nel Piano Generale degli Interventi tali interventi a salvaguardia della città di Venezia.
Giovanni Andrea Martini
Gianfranco Bettin
Gianfranco Bettin