Interrogazione nr. d'ordine 1059
Paolo Ticozzi
Tipo di risposta richiesto: in Commissione
Premesso che:
nel territorio del Comune di Venezia è presente un ICAM (istituto a custodia attenuata per detenute madri) nell’isola della Giudecca, ove compatibilmente con esigenze cautelari non eccezionalmente rilevanti, il giudice può disporre la custodia cautelare o l’espiazione della pena per le donne incinte o madri con prole sotto i sei anni.
Preso atto che:
attualmente sono presenti sei minori nell’ICAM della Giudecca.
Considerato che:
in passato sono esistiti dei protocolli d’intesa per le “Procedure per l’attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre” tra una serie di enti tra cui il Comune di Venezia, tra cui uno del 22 maggio 2019 e probabilmente almeno un altro successivo.
Considerato inoltre che:
- nel protocollo del 2019 ad esempio i Servizi del Comune di Venezia, direzione Coesione Sociale - Servizio Infanzia e Adolescenza e Servizio Adulti e Famiglie tra le altre cose
“a) si impegna Garantire la redazione gestione di un progetto quadro di cura, protezione Tutela i bambini di sua competenza che vivono in carcere con le madri Fino all'età di sei anni e a quelli che raggiunta tale età, o prima se ritenuto opportuno nel loro superiore ed esclusivamente interesse, vengono dimessi senza la madre che non ancora finito di scontare la pena, anche privilegiando, se necessario, l'attivazione delle diverse tipologie di affidamento familiare;
[...]
c) Riserva di n. 2 posti negli asili nido comunali e n. 2 posti nelle scuole dell'infanzia comunale siti nella municipalità di Venezia Murano Burano per l'inserimento dei bambini che vivono in carcere con le madri detenute e dalla disponibilità per individuare idonee procedure fino di assicurare la più opportuna precedenza per gli inserimenti. ”
- il protocollo d’intesa era soggetto a un tacito rinnovo automatico ogni due anni.
Ricordato che:
in passato il servizio di accompagnamento dei bambini al nido e alla scuola dell’infanzia era svolto dall’associazione “La Gabbianella e altri animali” grazie ai finanziamenti del Comune di Venezia e successivamente da altri soggetti volontari, forse a partire anche dagli appositi protocolli d’intesa citati.
Rilevato che:
sulla stampa è apparso un articolo in cui viene riportato che i bambini presenti all’ICAM non possano andare negli asili, come invece previsto dalle norme, perché non vi siano le figure preposte ad accompagnarli e che la l’azienda sanitaria sostenga non sia una sua competenza.
Tutto ciò premesso e considerato, si interrogano il sindaco e gli assessori competenti per:
- sapere se siano a conoscenza di quanto emerso sulla stampa e riportato nella presente interrogazione e se e cosa abbiano già fatto per trovare una soluzione in merito alla situazione;
- sapere se l’accompagnamento dei bambini presenti all’ICAM sia una competenza che ricade in capo al Comune e nel caso se vogliano porre rimedio alla situazione esposta con i bambini presenti all’ICAM che non possono andare all’asilo nel più breve tempo possibile;
- sapere, qualora la competenza non sia direttamente del Comune, se l’Amministrazione Comunale intenda farsi parte attiva per trovare una soluzione strutturale al grave problema esposto coinvolgendo e convocando l’Amministrazione Penitenziaria, l’ASL, la Regione Veneto, il Garante Comunale e quello Regionale delle persone private della libertà personale e gli enti del terzo settore che già operano in carcere.
- chiedere di fare un quadro e capire cosa venga effettivamente messo in campo dall’Amministrazione Comunale e dalle altre amministrazioni al fine di garantire il diritto ai bambini che si trovano presso l’ICAM di frequentare nidi e scuole dell’infanzia.
- sapere se sia ancora in essere il protocollo d’intesa citato o un altro analogo a quello, con le “Procedure per l’attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre” e nel caso se si ritenga opportuno precisare meglio il punto in questione;
- chiedere qualora non ci sia un protocollo in essere di crearne uno nuovo;
- sapere se si ritenga opportuna una revisione del protocollo esistente o la redazione di un nuovo protocollo prevedendo di inserire anche il Garante Comunale delle persone private della libertà personale tra i firmatari del protocollo, visto che ad esempio nel protocollo del 2019 non è presente a differenza di quello regionale;
- avere conoscenza se quanto previsto nel protocollo è stato rispettato;
- conoscere se nel bilancio comunale siano presenti fondi per garantire il servizio di accompagnamento presso nidi e scuole dell’infanzia dei bambini presenti nell’ICAM.
Giuseppe Saccà
Alessandro Baglioni
Alberto Fantuzzo
Monica Sambo
Emanuela Zanatta