Interrogazione nr. d'ordine 1034

Oggetto: Chiesetta Ex Umberto I°: trovare soluzioni atte a rispondere alle esigenze religiose e comunitarie dei nostri concittadini moldavi.
Tipo di risposta richiesto: scritta
 

Premesso che:

• alla dismissione dell’ospedale Umberto I di Mestre, sostituito dal nuovo ospedale dell’Angelo a Zelarino, l’Ulss ha venduto l’area alla società trentina DNG;
• nel novembre 2013, in seguito alla convenzione con la proprietà DNG, la chiesetta presente nell’area dell’ex ospedale, così come la ex casa delle suore e i padiglioni Pozzan, Cecchini e De Zottis, sono passati nella disponibilità del Comune;
• l’anno seguente il commissario prefettizio Zappalorto ha concesso la chiesetta in comodato d’uso alla Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale, che l’aveva destinata alla comunità ortodossa moldava;
• dal 2014, la comunità moldava, dopo aver eseguito tutta una serie di interventi di restauro, si ritrovava all’interno della chiesetta per lo svolgimento delle funzioni religiose, costruendo nel contempo legami di reciproca solidarietà e mutuo aiuto;
• nel 2023 il nuovo il Metropolita d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale ha voluto il “reintegro del possesso” negando di fatto alla comunità moldava, per motivi che non è dato sapere, l’uso della chiesetta. Da allora i fedeli moldavi celebrano le loro funzioni religiose alla domenica mattina davanti al cancello chiuso della chiesa dell’ex ospedale di Mestre;
• nel dicembre 2023 il comodato d’uso concesso nel 2014 alla Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale è giunto a scadenza.

Considerato che:

• riunirsi per pregare assieme rappresenta un sostegno per queste donne e uomini che hanno lasciato i loro cari e il loro paese d’origine e spesso vivono in solitudine.

 

Si interroga il Sindaco per sapere se:

• sia a conoscenza di questa situazione;
• sia sua intenzione individuare un luogo idoneo per le funzioni religiose della comunità ortodossa moldava, di cui una larga parte dei componenti è residente nella nostra città, ad esempio attivando un nuovo comodato d’uso con la comunità moldava, laddove abbia una rappresentanza giuridica, per l’uso della chiesetta dell’ex ospedale di Mestre oppure proponendo una diversa soluzione atta a rispondere alle esigenze religiose e comunitarie dei nostri concittadini moldavi.